Piccola parentesi dal mondo della moda per fare una capatina strategica nel mondo del lavoro. Dopo aver visionato quintali di curriculum dalla forma (e contenuto) imbarazzante, ho sentito il dovere di dire la mia sull’argomento, in virtù di una mia convinzione profonda…
…ovvero che lo stile passa anche dal Curriculum. Prima ancora di vedere la vostra faccia ripulita o il vostro outfit impeccabile ottenuto con i consigli spassionati di questa o di quella intenditrice di moda (o di personal coaching), chi dovrebbe darvi un lavoro vede quel pezzo di carta (o quel file a monitor) chiamato in amicizia “CV”. Ora, mi spiegate perché vi vestite di tutto punto ma avete il coraggio di mandare in giro un curriculum orrendo? Forse perché vi hanno convinto che l’Europass sia la carta d’ingresso privilegiata per il mondo del lavoro? Sarò schietta e sboccata: cazzate! L’Europass è il male, è la morte della personalità, il tentativo di uniformare, l’appiattimento della specie, la caduta di stile formato Word!!!Omologare ed uniformare sono due parole alle quali sono allergica e poi, non siamo nell’era del “personal branding“? Come si può pensare di fare branding su se stessi ed avere un banale e brutto CV da mandare in giro al nostro posto? Ecco, secondo me non si può. Il Curriculum è qualcosa di personale e fortunatamente, anche se ancora c’è una maggioranza di persone che hanno il coraggio di andare in giro con le Hogan ai piedi, siamo tutti diversi! Quella pagina deve parlare di voi: volete proprio far parlare il Signor Europass al posto vostro?!? ;)
Sento già le obiezioni “Eh, ma lo chiedono tutti“, “Eh, io non so usare i programmi“, “Eh, ma così è più facile aggiornarlo“. Allora, se non sapete usare word e fare due formattazioni…prima di entrare nel mondo del lavoro andatevi a fare un corso base di informatica, ma davvero (e con amore), che nel 2015 non si può proprio!!! Se lo chiedono tutti e non volete prendere una posizione di rifiuto totale (tipo a me lo hanno sempre chiesto ma io semplicemente mi limitavo a mandargli il MIO #esticazzi), fate lo sforzo di avere due versioni, decorose, carine e compilate con un senso. Ma soprattutto con coerenza e sincerità.
Abbiamo parlato venerdì di bugie e mentire nei CV, seppure pratica molto usata, non è per niente costruttivo: bastano due domande in più in sede di colloquio che vi fregano in cinque minuti. Colorire un po’ la realtà va bene, ma inventarvi lavori e competenze non ha assolutamente senso. Così come avere un curriculum con un’immagine personale e personalizzata, in linea con quella vostra, è un’ottimo biglietto da visita. Se siete la versione italiana di Morticia Addams potete presentare un cv rosa a pallini bianchi?!? O se vi candidate per un lavoro creativo ed inviate un resume banalissimo con dei font a caso e impaginato senza ordine? O peggio ancora chi applica per posizioni che hanno a che fare con la scrittura e la parola e utilizzano frasi costruite malissimo e per giunta piene di sfondoni grammaticali?!? Correre ai ripari!!!
Se non avete confidenza con programmi di grafica, potete sempre dare del lavoro a chi lo sa fare (in questo modo gira l’economia e voi avrete un CV decente e adatto a voi). Se vi manca l’ispirazione digitate “Creative Resume” su Pinterest e vi si aprirà un mondo. Mi raccomando, prendete ispirazione, non copiate! Che anche fare le copie degli altri non vi serve a niente: non abbiamo detto “noi siamo il nostro brand“? Ma soprattutto fate volare quel maledetto Europass, che per me apre solo le porte del cestino della spazzatura!!!