Venivo colmato dal ricordo della completezza che avevamo condiviso,piangendone la fine,e vivevo immerso nel sogno di quel ricordo,lontano dalle preoccupazioni e dai problemi del mondo...."
La scoperta del cioccolato J.Runcie
Ditemi la verita'....ma voi,avete mai fatto un vero budino al cioccolato?
Io ci ho provato......
Ingredienti (per 4 coppette):
- 500 ml di latte intero
- 75 g di zucchero
- 50 g di farina 00
- 50 g di cacao amaro in polvere
- 40 g di burro
- 30 g di cioccolato fondente di ottima qualita'
Versare nelle coppette e far raffreddare.Una volta freddo,passare in frigo per qualche ora.
Decorare con qualche fiore di maggiorana (naturalmente questa si puo' omettere e/o variare a vostra discrezione)....
CURIOSITA':
Si metteva in testa agli sposi una coroncina intrecciata di maggiorana per augurare loro fortuna e felicità.
Nell’antichità si dice che la dea Afrodite curasse le ferite di suo figlio Enea, proprio con la maggiorana.
L’aroma della maggiorana ricorda molto quello dell’origano, anche se più delicato.
Porta buono seminarla tra la fase crescente e la fase calante della luna.
Si dice giovi contro la caduta dei capelli.
L’olio di maggiorana è molto importante perché viene messo nei profumi.MITI E LEGGENDE:Si facevano malie su una donna adoperando la maggiorana, e per proteggersi magicamente da ogni malattia si doveva portare legato al collo un sacchetto di stoffa bianca nel quale ci fossero un rametto di maggiorana, uno di ruta e uno di rosmarino.
In passato, le donne e le fanciulle innamorate ne tenevano sul davanzale una piantina alla quale il cavaliere rivolgeva il suo saluto. Se lei apriva la finestra per fare un cenno d’intesa all’uomo, si usava dire con espressione ambigua che l’uomo “svegliava la maggiorana”.
Una leggenda narra che un uomo, Amaraco, un ufficiale delle case di Cinira, re di Cipro, aveva il compito di custodire i profumi. Un giorno spezzò involontariamente un vaso colmo di un essenza preziosa e tale fu il suo dispiacere, che ne morì. Gli dei, commossi da tanta delicatezza d’animo, lo mutarono nella pianta odorifera, la maggiorana.