Magazine Italiani nel Mondo
Al'antivigilia del mio compleanno, quello dal numero 33, una cifra che mette ansia, almeno a me, sembra cosí importante, vai a saperne il motivo, io voglio delle buone bugie.
Perché passo i pomeriggi in ansia, pensando a come organizzare un futuro decente per me e sto pupetto che per fortuna non capisce le mie paranoie, e solo si preoccupare di rendersi indipendente, camminando, cadendo, cercando tutti i posti piú pericolosi dove arrampicarsi, provando cibi ancora, per lui, sconosciuti, lamentandosi solo per un raffreddore che tiene me sveglia mentre poi lui di giorno dormicchia ed io son qui che cerco una soluzione.
Datemi delle sane bugie che mi stimolino, che mi facciano sorridere, e non mi mandino a letto, la notte, con paure che poi si potrebbero realizzare.
Bugie che mi spingano a dare il meglio di me anche in condizioni avverse. Che mi dicano, perennemente, che non ci son limiti, che tutti sbagliano, che io ce la posso fare perfettamente, anche da sola, senza chiedere niente.
Quelle bugie innocue ma utili, che ti spingono avanti, e non indietro.
Perché le veritá che mi si raccontano, da mesi ormai, invece che aiutarmi mi stanno logorando.
Perché lo só perfettamente che la realtá italiana non é rosea, ma io ci spero, e mi dico che un futuro, anche se breve, in patria, é possibile. Che posso riappropriarmi di quel mondo che ho abbandonato piú di 7 anni fa, rifarlo mio, farlo conoscere a mio figlio, assaporarlo giornalmente senza dover correre a prender un aereo.
Só che una madre single non ha una vita facile, che correrá tra casa, asilo e lavoro, arrivando a sera stanca, magari non troppo soddisfatta perché non puó dare al figlio tutto il tempo che vorrebbe, magari bisognosa di un abbraccio che non é presente, magari di tante cose che non funzionano, ma io ci voglio sperare.
Só che la vita costa tanto, in Italia, che non é facile come in Spagna.
Só che in Italia mi sentiró una straniera, e che il mio italiano parlato ormai é piú quello di una spagnola che parla italiano, e non un'italiana che é nata e vissuta in Italia. Ma forse mi piace anche cosí, a me non crea problemi.
Voglio quelle bugie dove mi si dice non é impossibile trovare lavoro.
Non é impossibile trovar casa a prezzi ragionevoli.
Non é impossibile crescere un figlio quasi da sola.
Voglio una bugia detta con arte, di quelle che ti fan bene al cuore, alla mente, allo spirito, che ti fan sentire bene.
Voglio svegliarmi una mattina e sentire che tutto va bene, che non ci son piú se o ma, ma solo certezze. Che tutti i dubbi se ne vanno, che tutto sparisce, che io mi sento sicura di me stessa di nuovo, come prima di avere un figlio, perché a me la gravidanza ha fatto davvero male, e gli ormoni pazzi, quelli da pianto istantaneo, da fragilitá, da paranoie, son rimasti intatti, non son cambiati.
Ed ora, dopo piú di un anno, son ancora cosí, troppo sensibile, troppo paurosa, io che non avevo paura di niente, che facevo la valigia e partivo, che mi ritrovavo a vivere avventure abbastanza strane e non sempre allegre, io che trovavo sempre la soluzione perfetta in poco tempo. Io che caricavo tutto in macchina perché non mi andava la situazione che vivevo e dicevo addio alla tristezza ricominciando a vivere, senza pensare a niente altro che a me stessa.
Ma l'ho promesso, me lo son promessa, mi voglio regalare un nuovo inizio, per quanto difficile possa essere. E allora le bugie me le racconto io. Me le dico ogni giorno, vedrai che andrá bene, che non sará cosí difficile come te la raccontano. Son bugiarda? Positiva? Sognatrice? O solo stanca.
Ho alti e bassi, durante il giorno, ho quel magone dentro che non mi abbandona. Poi guardo sto pupone iperattivo, sto bimbo che non mi lascia abbassare la guardia, che mi fa correr per casa, che ride con il cane, che le tira il pane, che gioca, che dorme...
Poi casualmente chatto con un amico che non sento da tempo, e mi da delle idee. Non bugie, ma idee, e son quelle rispostine che mi servivano per far chiarezza, per aiutarmi, anche per dirmi che quell'idea strampalata che avevo in mente non era poi cosí strana, ma anzi, potrebbe concretizzarsi.
Datemi buone bugie, datemi risposte concrete, e la mia serata diventa piú serena.
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