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BUONE NOTIZIE Lavori per recupero edilizio il 36 % ora diventa strutturale

Creato il 05 dicembre 2011 da Maurizio Picinali @blogagenzie

Per il 36% è quasi una rivoluzione: la detrazione per i lavori di recupero edilizio diventa strutturale, allarga la casistica e in prospettiva – ma solo dal 2013 – si lega all'Isee (si veda anche anche l'articolo a pagina 13).
Le nuove regole, inserite direttamente nel Tuir (Dpr 917/86) non hanno più scadenza. Potranno beneficiare del bonus tutti i contribuenti «che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi». Sempre con il limite di 48mila euro per unità immobiliare. Sempre da dividere in dieci anni.BUONE NOTIZIE Lavori per recupero edilizio il 36 % ora diventa strutturale
Quanto agli interventi agevolati, l'elenco ora comprende:
ei lavori (anche di manutenzione ordinaria) sulle parti comuni condominiali, ma solo su muri maestri, tetti e lastrici solari, scale, portoni, vestiboli, anditi, portici, cortili e in genere tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune (escluse quindi portinerie, impianti e ascensori – oggi agevolate – a meno che non si tratti di risparmio energetico);
rristrutturazione, restauro-risanamento conservativo e manutenzione straordinaria nelle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali (cioè abitazioni destinate a ospitare agricoltori e loro famiglie), e loro pertinenze;
trealizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune (qui sembra ripetersi, anche se in modo sommario, la limitazione alle sole spese di costruzione dei box);
urimozione di barriere architettoniche, ascensori e comunque per favorire la mobilità interna di disabili;
icablatura, risparmio energetico, antifurto e sicurezza, contenimento dell'inquinamento acustico, misure antisismiche.

Due sono le novità forti: la detraibilità delle spese per la ricostruzione o il ripristino dell'immobile – anche non residenziale – danneggiato a seguito «eventi calamitosi» (previa dichiarazione dello stato di emergenza) e delle spese per opere volte a evitare gli infortuni domestici.
È confermata anche la detrazione pari al 25% del prezzo pagato per comprare case in edifici oggetto di restauro-risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia purché vendute entro sei mesi dalla fine lavori.
Per gli eredi l'agevolazione è conservata per le rate non beneficiate dal defunto, ma solo se continueranno a detenere materialmente e direttamente il bene. Mentre per gli acquirenti il trasferimento delle quote di detrazione residue è automatica «salvo diverso accordo delle parti». Le vecchie regole continuano comunque a valere per tutto il 2011, quelle nuove scatteranno dal 2012.
Il dossier del 55 per cento
Nel testo entrato in Consiglio dei ministri, non compariva la proroga della detrazione del 55% sulle spese per il risparmio energetico, che secondo alcune fonti è stata introdotta in seguito a un confronto tra i ministri. La norma circolata nei giorni scorsi conteneva una proroga per tre anni (sino al 2014) e una serie di modifiche, in generale restrittive, della disciplina attuale, tra cui la modifica all'aliquota: ne verrebbero varate due, del 52% e del 41% a seconda della tipologia di intervento, portando la rateazione dell'importo a dieci e, in pochi casi, a cinque anni.
Tra le novità, l'obbligo di installare i contabilizzatori di calore per poter beneficiare della detrazione della spesa per la sostituzione delle finestre con quelle di nuova generazione (misura fortemente avversata dalle imprese del settore). Poi il limite a soli 2mila euro della detrazione per l'installazione di nuove caldaiette autonome sotto i 35 kW. Agevolabili sarebbero diventate anche la sostituzione di scaldabagni con pompe di calore e di caminetti aperti con termocamini, caldaie e stufe a biomasse.Tratto dal sole 24 ore.it di oggi 5 dicembre 2011


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