Burke & Hare - Ladri di cadaveri

Titolo originale: Burke & Hare, Anno: 2010 Paese di produzione: Regno Unito Distribuzione:Ealing Studios, Fragile Films, Prescience, Quickfire Films Durata: 91 min Regia:John Landis Sceneggiatura: Piers Ashworth, Nick Moorcroft Fotografia: John Mathieson Montaggio: Mark Everson Scenografia: Simon Elliott Interpreti principali: Simon Pegg, Andy Serkis, Isla Fisher, Tom Wilkinson e Tim Curry.  Guarda il trailer
La similitudine nel titolo del film che sto per “recensire” con il mio primo articolo qui sul lido presidenziale è solo una simpatica coincidenza dovuta allo scopo di questi consigli, ovvero quando penso ad un film da Divanity mi vengono in mente una serie di titoli e Burke & Hare è uno dei primi. 
Sezioniamo il film: trattasi di una commedia nera (ma proprio nera nera ma tanto nera che più nera non si può) ispirata da fatti realmente accaduti tra il novembre 1827 e il 31 ottobre 1828. William Burke e William Hare erano due immigrati irlandesi a cui vennero attribuiti 17 omicidi compiuti ad Edimburgo, ridente capitale della Scozia. I corpi vennero venduti al dottor Robert Knox, ridente professore della ridente università di medicina del posto. In soldoni se volete spoilerarvi la trama o farvi un po’ di storia di criminologia potete leggervi un sacco di informazioni su internet. 
Il film è stato girato in chiave comica e John Landis che non è l'ultimo dei pirla e vanta un curriculum spaventoso, (basta citare the Blues Brothers, Animal house o Un lupo mannaro americano a Londra) è riuscito a sfornare un egregia commedia. Burke & Hare non si tratterà di uno dei capolavori sopracitati tra le parentesi, ma si distingue e spicca dalla massa delle attuali produzioni. “Fa ride”, intrattiene e la trama si svolge in maniera atipica. I personaggi sono assurdi e le caratteristiche di ciascuno esaltate, si passa dalla commedia romantica al dramma in pochi minuti. Non si tratta di una risata continua, nè ci sono momenti da mal di pancia, però strappa più volte delle risate e soprattutto, non annoia. 
Brevemente,mi sento di consigliare questo film a chi vuole godersi un po’ di macabro humour inglese, ma soprattutto diverso dal solito. Lo sconsiglierei invece alle persone troppo sensibili per via di alcune scene piuttosto crude e a chi non ha un grande senso dell’ironia, che potrebbe non apprezzare le diverse sfumature proposte e bollare il film come brutto. Non è un memorabile pezzo di storia del cinema, ma per una serata spaparanzati sul divano accompagnata da amici, ragazza o birra per i lupi solitari. 

Voto: 8/10

Amico, stai a pezzi...