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Buste intimidatorie recapitate al sen. Luigi D'Ambrosio Lettieri e a presidente Federfarma.
Creato il 11 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminaleLa busta contenente il marchingegno intimidatorio è stata intercettata nell'ufficio postale di viale Einaudi, a Bari ed era indirizzata alla farmacia di cui D'Ambrosio Lettieri è titolare a Bari.
«Auspico che si recuperi un clima di pacatezza e di confronto. Credo che non si possa dire altro. Sono atti che si commentano da soli». Ha affermato il senatore del Pdl, Luigi D'Ambrosio Lettieri «Nel Paese - prosegue - si deve prendere atto che esiste una situazione di difficoltà e di disagio che porta alla esasperazione. Sono gesti che vanno censurati, ma si farebbe anche male a non comprendere. C'è grande disagio nella società, produttiva e non». «Chi, in Italia, riveste ruoli di responsabilità, - ha aggiunto - deve veicolare messaggi di rassicurazione attraverso un confronto sereno e si deve poi far carico delle risposte a tutte le emergenze che il Paese vive in maniera angosciante. Ciò che sta portando ai suicidi per disperazione e alla tensione sociale, deve essere interrotto con assunzione di responsabilità da parte di tutti»
Il marchingegno sembrerebbe non contenere liquido esplosivo viceversa quello recapitato nel milanese.
A Milano, infatti, questa mattina, un altro plico contenente un rudimentale piccolo ordigno è stato scoperto in una farmacia di Milano, in via Rombon 29, di proprietà della presidente di Federfarma, Anna Rosa Racca.
Fortunatamente, nessuno ha riportato lesioni. La busta, di quelle imbottite, conteneva una siringa con un grammo e mezzo di polvere pirica e avrebbe potuto provocare una fiammata. Il plico, senza mittente nè rivendicazioni, era indirizzato a Anna Rosa Racca, presidente di Federfarma, presso la farmacia.
Sul caso indagano i carabinieri. Il plico giunto nella farmacia a Milano sarebbe del tutto analogo a quello recapitato, ieri, a Monza, nella farmacia del presidente del Fofi (Federazione ordine farmacisti italiani), Andrea Mandelli. Quello di stamani, invece, recapitato tra le 10 e le 11, non è stato aperto, ma ha insospettito i dipendenti che hanno fatto intervenire gli artificieri dei Carabinieri.
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