Il nuovo obiettivo primario del mitico sottosegretario Carlo Giovanardi (quello della legge per cui se nomini la parola “canna” rischi vent’anni di galera) è fermare il consumo di droga nei rave party. Proposito giustissimo, anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca. Mi chiedo soltanto perché Giovanardi non abbia tentato di fermare anche il traffico di droga che andava in scena a Palazzo Grazioli, quando Tarantini organizzava per Mr B. simpatiche festicciole con donnine e polverine. Sempre di droga si tratta. O no?