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Cagliari Calcio, Bilancio 2012/13: il fallimento del progetto “Is Arenas” pesa sui conti

Creato il 13 febbraio 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Il bilancio della società “Cagliari Calcio Spa”, al 30 giugno 2013, si è chiuso con una perdita al netto delle imposte di Euro 985.459, mentre al 30 giugno 2012 il bilancio mostrava un utile netto di € 2.508.267.

La perdita è stata determinata principalmente dalla vicenda stadio, sia in termini di minori ricavi che in termini di maggiori costi. I noti problemi riguardanti lo stadio di Is Arenas a Quartu Sant’Elena hanno comportato la disputa di numerose gare a porte chiuse, alcune gare a capienza limitata, nonché la disputa delle ultime 4 gare casalinghe a Trieste, con forte contrazione dei ricavi e sostenimento di costi eccedenti quelli previsti. Si aggiunga, che la maggior parte delle spese sostenute per l’adeguamento dello stesso stadio di Is Arenas sono state imputate direttamente a conto economico, non avendo più durata pluriennale.

La voce “Spese Stadio Is Arenas” è stato allocata tra i costi di esercizio del conto economico, perché risulta estremamente improbabile ottenere le autorizzazioni necessarie alla disputa delle gare di Serie A nello Stadio Is Arenas, anche se, alla data del bilancio, la convenzione con il Comune di Quartu Sant’Elena risultava essere formalmente in essere. Sono stati interamente spesati tutti i costi relativi ai beni non suscettibili di produrre alcuna utilità futura e che non potevano essere trasferiti sul nuovo impianto di Sant’Elia (costi per la realizzazione di piazzali, recinzioni, manto erboso, impianti, e altro). Sono stati imputati a conto economico per un terzo i costi sostenuti per quei beni localizzati presso l’impianto di Is Arenas in attesa di decisione sul loro utilizzo o sulla loro vendita. Sono stati imputati a conto economico per la metà i costi sostenuti per quei beni che dopo aver prodotto una utilità nel corso dell’esercizio 2012/2013 sono già stati completamente smontati e trasferiti presso lo Stadio Sant’Elia di Cagliari (tribune mobili cosi dette “Dalmine” e “Layer”, seggiolini, impianto di videosorveglianza e audio, box prefabbricati, etc.) capitalizzando la differenza.

Come già detto, la gestione economica sostanzialmente equilibrata permette di vendare gradualmente i pezzi pregiati della rosa e quando si manifestino delle opportunità. Ciò permette di salvaguardare la struttura portante e collaudata della squadra, con innesti nuovi graduali.

Per il campionato di calcio di Serie A 2013/2014 l’obiettivo primario resta il raggiungimento della salvezza. Riguardo alla gestione economico-finanziaria, il Cagliari “cercherà di contenere, per quanto possibile, i costi del personale calciatori e tecnici in armonia con una sempre più equilibrata ed oculata gestione economica.”

Sul fronte societario si è letto recentemente del Presidente Cellino interessato ad “avventure” inglesi e dell’interessamento di cordate straniere interessate all’acquisto del pacchetto di maggioranza del Cagliari. Si è letto anche di Sceicchi interessati. L’augurio per i tifosi del Cagliari è che non siano gli sceicchi del film “American Hustle” o che siano diversi da quelli che acquistarono il Malaga.

L'analisi completa del Bilancio è disponibile sul Blog di Luca Marotta.

I documenti possono essere scaricati ai link:

Download pdf e1390123986653 Cagliari Calcio, Bilancio 2012/13: il fallimento del progetto Is Arenas pesa sui conti

Cagliari Calcio, Bilancio 30.06.2013, Numeri

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Cagliari Calcio, Bilancio 30.06.2013, Relazione sulla Gestione

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Cagliari Calcio, Bilancio 30.06.2013, Nota Integrativa


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