Nuovi prevedibili e dirompenti sviluppi dell’inchiesta sul fenomeno delle partite truccate meglio conosciuto con l’appellativo di calcio scommesse. Su ordine della procura di Bari, una delle tre procura che indaga su questo mal costume insieme a Cremona e Bari, nella notte sono stati eseguiti diversi arresti. Sono una ventina, al momento, le persone indagate, tra loro ben nove sono ex calciatori professionisti che hanno militato nelle file del Bari, coinvolti nella presunta combine di ben cinque partite dello scorso campionato di serie A, terminato con la retrocessione della squadra pugliese.
Tra le partite “truccate” ci sarebbe anche il derby Bari- Lecce, terminato con una vittoria con punteggio all’inglese di 0-2 per il Lecce, che permise ai giallorossi di centrare la matematica salvezza propria in casa dei cugini baresi che, ad onor del vero, erano già retrocessi in serie B. Per l’incontro Bari- Lecce, giocato il 15 maggio del 2011, terminato con il punto di 0-2 per la squadra ospite, dichiara il procuratore della Repubblica di Bari, abbiamo accertato, nel corso di accurate indagini, che sono stati dati in garanzia assegni poi trasformati in denaro contante a fine partita.
Sulla partita in questione non sarebbero state effettuate scommesse, dichiara il procuratore Laudati, rispondendo con un secco si alla domanda se il passaggio di denaro riguardava le società di calcio interessate. I provvedimenti restrittivi della libertà, dovrebbero però riguardare, un numero ridotto di indagati, tra i quali spicca il nome dell’ex difensore del Bari, quest’anno in forza all’Atalanta, Andrea Masiello arrestato a Bergamo e portato a Bari.
Oltre ad Andrea Masiello, sono stati condotti in carcere due suoi amici, Fabio Giacobbe ed Giovanni Carella, ritenuti non semplici scommettitori ma complici delle combine di alcune partite disputate dal Bari nello scorso campionato di serie A. Le richieste di custodia cautelare sono state avanzate dal procuratore della repubblica di Bari, Antonio Laudati e dal sostituto Ciro Angelillis.
Tra gli ex giocatori del Bari indagati, oltre ad Andrea Masiello ci sono Daniele Portanova (difensore del Bologna) Alessandro Parisi ( difensore del Torino) Simone Bentivoglio (centrocampista del Padova) Nicola Belmonte e Marco Rossi (difensori del Siena) Antonio Bellavista ex capitano del Bari e Ghezzal (attaccante del Siena). I provvedimenti restrittivi della libertà sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari su richiesta dei magistrati della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese. Il reato contestato è quello di associazione a delinquere finalizzata alla frode in manifestazioni sportive.
Nel registro degli indagati non ci sono solo nomi di giocatori di calcio ma anche i nomi del factotum barese Angelo Iacovelli,di tre ristoratori pugliesi, Nico De Tullio, Onofrio De Benedictis, Francesco De Napoli, ritenuti complici dei calciatori, di scommettitori e loro amici quali Arianna Pinto, Giovanni Carella Fabio Giacobbe, lo zingaro Kondic, l’albanese Armand Caca.
Le partite finite sotto osservazione da parte degli inquirenti oltre al derby con il Lecce sono le seguenti: 1) Bari –Genoa 3-0 2) Udinese- Bari 3-3 3) Cesena-Bari 1-1 4) Bologna- Bari 0-4
Una volta conseguita aritmeticamente la retrocessioni in serie b del Bari, alcune frange degli stessi ultra del tifo barese avvicinarono i calciatori ed imposero loro di perdere le successive partite di campionato in modo da consentire agli stessi tifosi di lucrare anche essi vincite in denaro, puntando sula sconfitta dei propri beniamini. Questa puntualizzazione è stata scritta dal gip di Bari nel provvedimento di arrestato notificato anche ad Andrea Masiello.
Tutto questo accadeva, come annota il giudice, in un clima di intuibile tensione che sarebbe degenerato in aperta contestazione dei calciatori da parte della tifoseria organizzata in prossimità del derby Bari- Lecce. Il difensore Marco Rossi, ora in forza al Cesena, ha dichiarato agli investigatori che poco prima della partita del 17 aprile 2011 alcuni capi ultrà del Bari avevano intimato ai rappresentati dei giocatori tra cui il portiere belga Gillet e il difensore Masiello di perdere le successive due partite di campionato ovvero Cesena Bari e Bari Sampdoria, in quanto i tifosi stessi avevano scommesso sulla sconfitta del Bari.
Nonostante le minacce subite i giocatori,secondo Marco Rossi, non avevano aderito all’invito dei tifosi. Per quanto riguarda la presunta combine Bologna Bari, del 22 maggio 2011 terminato con il punteggio di 0-4, i nomi di Andrea Masiello e dei suoi amici scommettitori Carella e Giacobbe compaiono in alcuni verbali di interrogatorio relativi alla partita. Secondo le prime indiscrezioni, Giacobbe e Carella si recarono a Bologna per incontrare probabilmente il difensore emiliano Daniela Portanova al fine di tentare un accordo per combinare la partita.
Questa circostanza sarebbe stata riferita da Masiello agli inquirenti baresi nel corso di un interrogatorio avuto il 24 febbraio scorso davanti al Pm Ciro Angelillis e ai carabinieri del nucleo investigativo. Masiello, nell’occasione, precisò che il difensore del Bologna Portanova oppose un netto rifiuto alla richiesta di combine.
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