Sì, sono uscite tutte tra il 1980 e il 1989.
Sì, sono tutte inglesi o americane... per gli italiani, se ne avrò voglia, farò una top ten apposita.
E sì, sono tutte schifosamente pop: il rock, il jazz (Sade compresa) e gli altri generi meritano un trattamento a parte, e tutte in una top ten non ci stavano!
La selezione è stata durissima, ad esempio ho dovuto togliere Madonna, che con Like a prayer un posticino se lo sarebbe meritato.
Per non dire dei Duran Duran e degli Spandau Ballet, che onestamente mi piange il cuore a lasciar fuori The chaffeur, Hungry like the wolf, Save a prayer... oppure I’ll fly for you, che è stupenda.
More than I can bear dei Matt Bianco, è ineccepibile e ancora ascoltabilissima, ma non mi dà – così come non mi dava all’epoca - gli stessi brividi di certe altre.
Per far quadrare i conti, molto a malincuore ho tolto anche Domino dancing dei Pet Shop Boys, che mi piace moltissimo ma alla fine dei conti è di fine decennio e spero di ripescarli nella classifica degli anni ’90, magari con la canzone che cantano con Dusty Springfield.
Per la stessa ragione ho tolto dalle semifinali Marc Almond – Tears run rings, in quanto il suo capolavoro (Tainted love, con i Soft Cell) è del 1991 e lo incoronerò là.
Enormi sensi di colpa anche per avere trascurato l’intera discografia dei Cock Robin e il pezzo unico The power of love (attenzione, quella della semisconosciuta Jennifer Rush, non la successiva insignificante versione di Celine Dion; e no, non ha nulla a che fare né con l’omonimo capolavoro dei Frankie Goes to Hollywood, né con il pezzo rock che fu colonna sonora del primo Ritorno al futuro).
Infine, a malincuore, proprio per fare posto ai FGTH, ho tolto Bryan Adams – Heaven: ah, dolce Bryan, ancora oggi ti ascoltiamo e ancora oggi dobbiamo ammettere che, dopo, non hai più prodotto nulla a quell’altezza.
Quello che rimane sono pezzi, tutti, per un motivo o per l’altro, indimenticabili, tutti con un loro significato, talvolta anche politico, talvolta semplicemente privato, e tutti dall’inconfondibile sapore anni ’80.
L’ordine è assolutamente arbitrario: il mio.
1
Frankie Goes to Hollywood - The power of love
Il video presepe-style non è niente di che. La canzone, invece, è un capolavoro non solo del pop anni ’80, ma della musica inglese del XX secolo in generale.
http://youtu.be/ShN8UIk5-mw
2
Alphaville – Forever young
Il video è quanto di meglio si possa concepire in termini di trash teutonico.
Dite che potevo anche scegliere Big in Japan o Sounds like a melody? Avete ragione, perché sono splendide anche loro.
http://www.youtube.com/watch?v=t1TcDHrkQYg
3
Bryan Ferry – Slave to love
Questo (http://youtu.be/UH1CMCtV4to) è il video ufficiale, ed è bellissimo. Se volete rivedere solo Kim Basinger cercate su Youtube alla voce Nove settimane e mezzo.
4
Mike Oldfield - Moonlight shadow
Be’, qui c’è poco da dire. Genio e classe istintiva. Bisogna solo godersela, va’. La voce, per chi non se lo ricordasse, è della cantante folk Maggie Reilly.
http://youtu.be/tt8d3Shlfrg
5
Talk Talk – Such a shame
Ma ve lo ricordate il video con gli animali notturni? Geniale. Invece questo è più minimalista:
http://www.metacafe.com/watch/2215098/talk_talk_such_a_shame_hq/
6
George Michael - Careless whispers
In teoria varrebbe lo stesso ragionamento fatto per Duran e Spandau, ma la vita è ingiusta e quindi George, che all’epoca non aveva ancora sciolto gli Wham, rimane. Perché la canzone, nel suo genere (che, ripetiamo, è il pop) è perfetta.
http://youtu.be/OSRLDskFhvc (esiste una versione recente del video con traduzione simultanea gay, tipo "ma guarda che ss’ha da fa’ pe’ campa’ ")
7
Bronski Beat – Small town boy
Mi piaceva la loro energia proletaria da nord Inghilterra, mi piaceva il falsetto isterico di Somerville, mi piacevano i loro pezzi. Un po’ meno Jimi da solista.
http://youtu.be/jQdq5YUo_2s
8
Depeche Mode – Never let me down again
Adoro tuttora i DM. Adoro le loro melodie tormentate, i loro video stralunati (questo in b/n con il vecchietto e l’automobile da antiquariato è un esempio d’eccellenza), i loro personaggi da teatro dell’assurdo, la loro macchina da spettacolo.
http://youtu.be/L39uWBhBk0A
9
Cyndi Lauper – I drove all night
Forse non c’entra niente con il resto della top, ma definirla rock mi sarebbe parsa una forzatura; il pezzo è intenso ma decisamente pop. Per la cronaca, è stato inciso anche da altri, fra cui l’onnivora Celine Dion.
Se qualcuno si stesse chiedendo perché Cyndi sì e Madonna no, v. alla voce George Michael. Aggiungerò che, in prospettiva, mi sono resa conto di come la Cyndi, che all’epoca mi pareva volgarotta e perditempo, abbia fatto meno album e molti meno soldi, ma rispetto alla collega italoamericana possegga più autenticità e originalità.
http://youtu.be/cMOSlQtRDIU
10
A-ha - I’ve been losing you
Diciamolo: potevo anche scegliere The Sun Always Shines on TV , bella canzone, splendido video. Una scelta del tutto arbitraria, quindi.
C’era proprio bisogno degli aitanti e norvegesi A-ha? Secondo me sì. Non avranno reso il mondo un posto migliore, ma il cantante Morten Haket e gli altri, con quei ciuffi e quelle mascelle alla Ridge, la loro porca figura la fanno sempre.
http://youtu.be/jezludgogNs