Alta tensione nel mondo leghista, dopo l’ exploit di Borghezio che pare abbia imbarazzato anche la casamadre padana, ecco arrivare l’accusa che tocca il rampollo di casa Bossi. Monica Rizzi, assessore regionale allo Sport della Regione Lombardia, è indagata a Brescia, con l’accusa di “trattamento illecito di dati protetti”: in parole povere, l’esponente leghista, che ha seguito la campagna elettorale di Renzo Bossi alle scorse elezioni regionali, avrebbe organizzato un’attività di dossieraggio per favorire il figlio del Senatur.
Finalmente siamo alla resa dei conti e se fino a poco tempo fa le gaffe e le sparate della folcloristica lega piacevano e facevano sorridere, lasciando in bocca il sapore della rozzaggine italica, che permetteva di alzare i toni e guadaganre consensi popolari, ora stiamo assistendo alla metamorfosi del fenomeno che aveva esordito annunciando “faremo una marcia su Roma che al confronto quella di Mussolini era una c…”. La marcia non c’è stata, e nonostante il Carroccio affermi di essere vicino allo spirito del popolo, qualcosa si è rotto , l’asse Bossi, Tremonti e Berlusconi comincia a incrinarsi e la fenditura allargandosi travolge anche tutti gli altri menbri che coloravano l’ effervescente partito del nord. Tragico è stato ovviamente Mario Borghezio, al quale ora si aggiunge Renzo meglio noto come il Trota, il pupillo, l’erede al trono nordico…Tu quoque Brute, fili mi!
Quindi ora per i difensori pragmatici della purezza del nord a suon di polenta, indefessi lavoratori scagliati contri i fannulloni meridionali, amanti della pace libica e insofferenti indipendentisti si apre uno scenario che sa di farsa, restituendo al partito la sua vera natura, rude, limitata, goffa, clownesca, anche politicamente. A riprova dell’ottusità mentale della fazione politica che chiamata a rispondere al sobrio stop di Giorgio Napolitano al trasferimento delle sedi ministeriali, al contrario se ne esce col seguente titolo della Padania : “Quando un popolo come quello padano cammina, piega la storia”. Come il Piave calmo e placido al passaggio… per far contro il nemico una barriera, la storia italiana non si piegherà più al passaggio di messaggeri di stampo fascista che mirano alla sovversione dell’ordinamento costituzionale democratico faticosamente guadagnato con la lotta, il sangue e le speranze di tanti.