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Carlo Freccero non eletto direttore, scongiurata la “porno Rai”

Creato il 09 giugno 2012 da Uccronline

Carlo Freccero non eletto direttore, scongiurata la “porno Rai”Il governo Monti ha indicato il nome di Anna Maria Tarantola come presidente della Rai, sarà poi il nuovo Cda della tv di Stato a nominarla ufficialmente. Per la carica di direttore generale, invece, è stato invece nominato Luigi Gubitosi ex amministratore delegato di Wind, attualmente a Bank of America in Italia.

Sulla correttezza o meno di queste nomine non tocca a noi pronunciarci, né siamo interessati a farlo. Possiamo solo tirare un sospiro di sollievo per il fatto che il premier Monti abbia totalmente ignorato l’auto-candidatura di Carlo Freccero come direttore generale. Il criterio di scelta, infatti, è stato l’avere «un senso di garanzia istituzionale e essere molto equilibrati», doti che Freccero non ha mai avuto. Lo dimostra chiaramente la terribile telefonata avuta poco tempo fa con il giornalista di Libero Francesco Borgonovo, 8 minuti di insulti e volgarità, minacce (anche personali) e bestemmie, il tutto perché il giornalista ha osato avanzare una critica personale alla serie tv “Fisica o chimica” in onda su Rai4 -allora guidata da Freccero- in orario mattutino e in replica nel primo pomeriggio (piena fascia protetta, dunque), in cui comparivano frequentemente scene hard da bollino rosso (il programma è stato soprannominato “pornorai”): orge, scambi di coppia, rapporti sessuali tra professori e alunni, rapporti omosessuali, ragazzine che raccontano di stupri subiti, madri che passano la notte con due ragazzi giovani, l’immancabile scambio di droga tra adolescenti ecc. Freccero si è difeso dicendo a Borgonovo: «è tutto pedagogico, cretino, non si può fare solo don Matteo!!».

Dopo l’articolo i dirigenti Rai hanno spostato la serie in seconda serata (ma fino ad allora non sapevano cosa mandavano in onda??), scatenando così le ire di Freccero, il quale al telefono con Borgonovo ha urlato: «Fascisti, siete un giornale di merda, mi censurate. Ma io chiedo a tutti quanti di assalirvi e vi mando i forconi sotto la redazione. Fate come la Lei, prendete ordini dai cardinali pedofili [....] Racconterò che i cardinali pedofili mi fanno chiudere attraverso un giornalista!!. Sarà sangue e sangue scorrerà». Tanti hanno fintamente preso le distanze da queste parole -come la brutta gente del Fatto Quotidiano-, ma in fondo hanno sostenuto e appoggiato Freccero, tanto che il direttore di Libero (quotidiano fazioso ma che ogni tanto ha ragione) ha dovuto pubblicare un editoriale in merito. Intanto la Rai lo ha giustamente sospeso per 10 giorni dal suo incarico. Un enorme gusto dunque nel leggere la reazione isterica di Freccero alla nomina di Tarantola e Gubitosi. Anche per loro non sono mancanti insulti: «È pazzesco. Sono sorpreso e stralunato, è una cosa incredibile. Ha scelto due alieni», ha detto colmo d’invidia il così tanto celebrato esperto di televisione.

Occorre sottolineare che Carlo Freccero fece notizia anche nel 1997, quando si mostrò eccessivamente titubante nel mandare in onda (allora era direttore di Rai2) un’inchiesta sulla massoneria. Timoroso per il rifiuto a concedere la “liberatoria” da parte del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Virginio Gaito, si premurò di invitarlo al dibattito dopo lo speciale per concedergli un immediato diritto di replica. Il suo nome è riemerso nel 2007, dopo la pubblicazione di “Fratelli d’Italia” (Rizzoli 2007) da parte di Ferruccio Pinotti, il quale ha rivelato che l’11 luglio 2002 «a Roma nascono gli Illuminati, un consesso che si richiama al gruppo degli Illuminati di Baviera fondato nel Settecento; ma che si rifà anche ad altre esperienze più recenti, soprattutto statunitensi». Tra i fondatori, ha continuato Pinotti, «troviamo un big della comunicazione, Carlo Freccero –classe 1947, già potente direttore di Rai 2 e brillante programmista Fininvest, nei primi anni ottanta direttore dei palinsesti di Canale 5 e Italia 1 – che però ha lasciato in seguito». Nel 2006 infatti, scrive Luciano Corrado citando Pinotti, Freccero «ha dato a Panorama questa versione sul frettoloso abbandono: “Ho firmato l’atto di fondazione perché me lo aveva chiesto un amico. Sono una persona curiosa e mi interessava conoscere questi ambienti, ma mi sono subito dimesso. Erano riunioni noiosissime, per nulla divertenti». Secondo Corrado però, «dopo il giuramento massonico, per gli espulsi o i dimissionari-dimissionati, esiste solo quello che i testi “sacri” della massoneria definiscono il “sonno”. Si perde, insomma, lo status, come avviene per i sacerdoti cattolici, ma la “consacrazione” resta».

Comunque, la bella notizia è che Freccero andrà da un’altra parte, la Rai non sarà “PornoRai” e le famiglie potranno tranquillizzarsi.

 

Qui sotto la violenta telefonata di Carlo Freccero a Libero (censurata nelle parti più scabrose)


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