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Caro quotidiano, prendi una decisione chiara

Da Giorgia_v
Caro quotidiano, prendi una decisione chiaraOggi segnaliamo un nuovo edificante articolo di Massimo Fini in tema di donne pubblicato su Il Fatto: "Due al prezzo di uno". Già a suo tempo, quando Fini scrisse "Donne, guaio senza soluzione" ci fu un po' di scompiglio, ma questa volta il Web non ha lasciato passare sotto silenzio la questione. Su Facebook infatti sono stati creati un gruppo ed una proposta di mail bombing contro Il Fatto Quotidiano. A voi l'ardua sentenza su cosa sia giusto e sbagliato fare dopo la lettura dell'articolo di Fini.
 
Probabilmente c'è chi sosterrà che parlarne pubblicamente non faccia altro che aumentare la notorietà degli articoli in questione. Può essere. Ma così come abbiamo imparato a dire IO NON CI STO agli stereotipi e a segnalare pubblicità, programmi tv e messaggi sui media facendo scaturire un dibattito sulla questione, credo sia altrettanto corretto esprimere la propria opinione anche in merito agli articoli che a nostro avviso veicolano stereotipi o pregiudizi, soprattutto se pubblicati da un quotidiano che dovrebbe essere uno dei baluardi dell'informazione indipendente in Italia. Non è infatti tanto a Fini che mi vorrei rivolgere (ma cosa vuoi dire a uno che scrive così?) ma a chi da rilevanza alle sue esternazioni.
E' vero che fare informazione libera significa accogliere l'opinione di tutti, ma è anche vero che una redazione opera pur una selezione di quanto inviatole o di ciò che viene pubblicato per cui non prendiamoci per i fondelli: un giornale non è un posto dove puoi trovare sempre tutto e il contrario di tutto, ma uno spazio, spesso relativamente ridotto, che prevede una scelta dei contenuti, la quale a sua volta determina una qualche linea editoriale.
In un'epoca tanto difficoltosa per l'informazione, mi aspettavo da una testata che, appunto, fa o ritiene di fare informazione indipendente e non propaganda, la lettura di opinioni sulla questione femminile non allineate con un pensiero maschilista e conservatore. E invece. Come si fa a picchiare duro sul "Berlusconismo" e poi strizzare l'occhio a un certo modo di considerare le donne, sul quale si è retto per anni proprio quel tipo di potere che Il Fatto sembra combattere?
Spero che per il futuro Il Fatto decida di prendere una posizione anticonformista e coraggiosa anche per quanto riguarda la questione femminile in Italia. Nel frattempo, ritirerò a malincuore la mia disponibilità a promuovere la testata sul mio blog.

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