Nella giornata in cui il lockout è ufficialmente finito con l’86% dei giocatori e 25 dei 30 proprietari che hanno votato l’approvazione del nuovo contratto collettivo, l’NBA è al centro di un altro caso a dir poco scottante che terrà banco per parecchio tempo. Stiamo parlando della trade Chris Paul-Los Angeles Lakers che è stata fermata dalla Lega dopo essere stata accettata dalle squadre coinvolte (c’erano anche i Rockets).
Per il Commissioner David Stern un altro bel problema che ora crea un precedente non da poco.
A buttare ancora più benzina sul fuoco, poi, ci ha pensato un’e-mail di Dan Gilbert, proprietario dei Cleveland Cavaliers, inviata a Stern (e Adam Silver, numero due della Lega, oltre che ad altri proprietari) in cui chiedeva di non dare il via libera allo scambio in quanto troppo sbilanciato in favore dei Lakers. A quanto pare, però, questa e-mail sarebbe arrivata quando la decisione di “uccidere” la trade era già stata presa.
Un bel “casino” che ora dovrà essere risolto in qualche modo ma che mette in risalto quanto siano vivi i disaccordi interni all’NBA nei suoi proprietari, anche dopo la firma del nuovo contratto collettivo.
Ecco il testo dell’e-mail inviata da Gilbert a Stern:
“Commissioner,
Sarebbe una farsa permettere ai Lakers di acquisire Chris Paul con questa trade.
Questo scambio andrebbe votato da tutti e 29 i proprietari degli Hornets (la squadra è di proprietà della Lega, ndr).
Nelle prossime tre stagioni questo contratto salverebbe i Lakers da circa 20 milioni di dollari di salari e circa altri 21 di Luxury Tax. Questi 21 milioni di dollari vanno alle squadre non “taxpaying” (quelle sotto il cap, ndr) e nei fondi di guadagno.
Io non riesco a ricordare di aver mai visto trade in cui una squadra perde il suo miglior giocatore e fa risparmiare più di 40 milioni all’altra. E loro (i Lakers ndr) non cedono delle scelte al draft, che poi potrebbero servire a prendere anche Dwight Howard. (Hanno anche una grande trade exception che li può ulteriormente aiutare a rinforzare la squadra o a prendere Howard appunto).
Quando i Lakers acquisirono Pau Gasol (al tempo considerata molto iniqua come trade) loro presero anche una decina di milioni in più di monte salari e di luxury tax, e cedettero un certo numero di prospetti (uno è Marc Gasol che è diventato un giocatore da massimo salariale).
Non vedo come questa trade possa andare in porto.
So che la maggioranza dei proprietari le pensa come me.
Quando cambieremo il nome di 25 delle 30 squadre in Washington Generals?
Grazie
Dan G.“
Questo il link del testo originale.