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Castella di Nagasaki al matcha …quanti modi di fare e rifare

Da Nuvoledifarina
Anche io questo mese ho aderito all’iniziativa ideata da Tamara , Ornella e Anna “Quanti modi di fare e rifare” , questo “progetto” è nato non come una gara a chi cucina meglio ma come uno strumento per vedere come ognuna di noi si arrangia nel preparare una ricetta e come modifica la ricetta originale per poter far fronte alle proprie esigenze (intolleranze, scarsa reperibilità degli ingredienti, ecc ecc). 
Castella di Nagasaki al matcha …quanti modi di fare e rifare
In questo mese si era stabilito di preparare la castella giapponese, un dolce che da quanto appurato qui dal blog di Anna, è una specie di pan di spagna che ai giapponesi piace molto; Anna ha proposto tre modi differenti per poter fare il dolce, ovvero al naturale, aromatizzato al cacao, aromatizzato al matcha. All’inizio io ero tentata di fare una specie di zebracake con metà del composto al matcha e l’altra metà al cacao, poi leggendo su internet ho scoperto che secondo la tradizione giapponese questo dolce non va né riempito né modificato in maniere strane e io per rispetto alla loro cultura ho deciso di lasciarlo nell’impasto così come è, facendo delle personalizzazioni solamente nella presentazione finale.La castella viene fatta su uno stampo artigianale, fatto con carta di giornali, alluminio e carta da forno che non è poi così tanto semplice da fare ma dopo un paio di tentativi si riesce a capire come incastrare il tutto, ovviamente se si ha uno stampo quadrato è molto più semplice.Per preparare la castella occorrono (tra parentesi quello che ho usato io):
4 uova medie
150 gr di zucchero semolato
2 cucchiai di miele (io miele all’edera selvatica)
100 gr di farina 00 (io Molino chiavazza)25 gr di acqua tiepida o latte tiepido (io latte tiepido)
1 cucchiaio di matcha (se si preferisce al matcha) (io ho usato il matcha)
2 cucchiai di cacao (se si preferisce al cacao)
Lavorare le uova (tenute a temperatura ambiente) con le fruste assieme allo zucchero il tempo necessario a triplicarne il volume (io ho impiegato 10 minuti), poi ho unito la farina setacciata e il matcha e ho mescolato sempre con le fruste per altri 3 minuti. Nel frattempo ho portato il forno a 170°C , poi ho versato il composto nello stampo e ho passato una spatola in mezzo all’impasto come per tagliare in modo da togliere l’aria. La quantità dell’impasto deve trovarsi di 2 cm al di sotto del bordo dello stampo perché poi cocendo si gonfia. Ho messo quindi in forno per 10 minuti, poi ho abbassato la temperatura a 160° e ho continuato a cuocere per 30 minuti (verificando con lo stecchino). Al termine della cottura ho lasciato raffreddare la castella e poi l’ho avvolta in pellicola per alimenti per lasciarla morbida.
Castella di Nagasaki al matcha …quanti modi di fare e rifare
E ora l'unica mia modifica: ho preso 2 foglie di geranio e le ho messe per un'ora abbondante in un vaso a chiusura ermetica con dentro un paio di cucchiai di zucchero a velo; trascorsa l'ora ho tolto le foglie e sciolto lo zucchero a velo in poca acqua tiepida e ho usato questo sciroppo per spennellare la superficiedel dolce.
Per chi volesse partecipare come me a questa iniziativa: il prossimo mese il dolce da fare e da pubblicare il 6 luglio è il cheescake al pistacchio con top alle fragole di Stella che trovate qui

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