è passato qualche tempo dall’ultima volta che ho scritto e, anche questa volta, ho qualcosa da raccontarti. Come forse sai già le startup tecnologiche sono un’ottima fonte di posti di lavoro.
Questo perché, come scrivevo l’altra volta, l’unico modo di aumentare il “prodotto” è assumere risorse (programmatori, ma anche market people), da inserire in tempi rapidissimi nell’azienda.
Parliamo di numeri: quando una startup viene finanziata, gli investitori si aspettano il famoso “10x in 5 anni”. Ovvero decuplicare il valore aziendale in un solo lustro. Chiaramente questa gente non è scema, investe solo in business molto promettenti e dai ritmi di crescita vertiginosi, “facendo le pulci” anche al più completo e complesso dei business plan. E in ogni business plan serio c’è un piano dedicato all’assunzione delle risorse, i loro compensi, i loro aumenti. Si devono prevedere anche i premi produzione e le stock options: non esce un solo euro se prima non è stato scritto lì dentro!
Certamente sai già che il principale nemico di una startup è il “cash burn”: quando si deve crescere così in fretta ci si ritrova con il conto in banca pieno (tanto cash, chiaramente degli investitori) e un recipiente di buoni clienti, paganti e contenti di esserlo, pressoché vuoto. L’alchimia che trasforma il denaro dei venture capital in clienti remunerativi è un processo magico, complesso, fatto di alti e bassi. Riuscirci equivale alla parola “successo”.
Ora torniamo a noi: per fare un bel 10x non basta certo essere i due founder della prima ora, ancora in garage a fare la muffa su tastiera e mouse! Occorre costantemente assumere personale, nei più disparati ruoli: si cercano programmatori (junior, middle, senior) esperti in qualsiasi linguaggio (ok, non proprio tutti, principalmente linguaggi open), ma anche ragazzi per fare un po’ di commerciale “cappa e spada”, persone per il customer care e perfino risorse per contabilità e gestione dell’ufficio.
Il problema, enorme, è quanto costa trovare (ancor prima che assumere) le risorse necessarie!
Oggi pubblicare un annuncio e “farlo girare” costa cifre fuori dalla portata di moltissime startup, si parte da una mensilità da corrispondere al bravo headhunter, a svariate centinaia di euro per ciascun annuncio (che tra l’altro non garantisce il successo dell’operazione).
A questo devi aggiungere la tempestività dell’operazione: per fare il 10x il 5 anni si deve correre veloci, anzi velocissimi, si sente il ticchettio della bomba che esploderà alla deadline che ti hanno imposto i finanziatori!
Questo significa che non ci sono tempo e risorse per scrivere una bella pagina di “career opportunities”, con i leccatissimi video che possono vantare le multinazionali più in voga del momento.
Da noi si combatte, si guadagnano i gradi sul campo, se uno junior entra e sa fare le cose bene, si trova proiettato in prima linea sulle parti vitali del prodotto, imparando molto più velocemente che in qualsiasi altra società di stampo classico.
E poi si viene a lavorare in pantaloncini (non c’è tempo per decidere l’etichetta da tenere), difficilmente si hanno colleghi che abbiano più di trent’anni e gli investitori trattano tutti con rispetto, interesse e fiducia.
Quindi, cosa si deve fare per lavorare una startup? Poche, semplici cose:
- Scordarsi i soliti “siti dove si trova lavoro”. Gli startupper non mettono lì i loro annunci.
- Cercare tutte le startup interessanti sui siti dei fondi venture, o nei “soliti gruppi” su Facebook e nella top ten dell’App Store
- Visitare e studiare il sito della startup, capire cosa fanno, capire se si può essere -realmente- utili. Non c’è tempo per scaldare sedie!
- Preparare la più corta lettera di presentazione della storia, scrivere in due righe perché si dovrebbe essere assunti (perché da piccolo giocavo sempre con i lego!)
- Indicare i profili Linkedin, Twitter e se ci sono a Deviant, Flickr, Youtube
- Rispondere all’email entro secondi (ok minuti) e non ore
Il risultato? Tutto velocissimo anche qui: stretta di mano, firma del contratto e si comincia il giorno dopo (se non la sera stessa).
Stefano Pepe | @jimmy3dita
Looking for a job in a startup? You're doing it wrong
Dear Intervistato,
it's been a while since the last time I wrote and this time I have something to tell you. As you probably already know, technological startups are a great source of jobs.
This is because, as I wrote the last time, the only way to increase the "product" is to hire resources (programmers, but also market people) to insert in the company fast.
Let's talk about numbers: when a startup is financed, the investors expect the famous "10x in 5 years". Which means to increase the value of the company tenfold in only 5 years. Clearly these people aren't stupid, they invest only in very promising businesses and that have incredible growth rates, criticizing even the most complete and complex of business plans. And in every business plan that deserves that name there is a plan dedicated to hiring resources, their compensations and their raises. You must also think about the production bonuses and the stock options: not a single cent is given away if it's not written in there!
Of course you already know that the main enemy of a startup is the cash burn: when you need to grow so fast, you find yourself with a full bank account (a lot of cash from investors) and a group of good clients, paying and glad to do so, which is very scarce. The alchemy that transforms the venture capital money in paying clients is a magical, complex process, made of highs and lows. Making it means success.
Now back to us: to manage a 10x it's not enough to be two founders of the classical type, still in their garage rotting on keyboard and mouse! You need to constantly hire people, in the most various roles: programmers (junior, middle, senior) experts in any language (ok, not everyone, but mostly open languages), but also people that can take care of the commercial part, people for customer care and even people for administration and management.
The huge problem is how much it costs to find (even before hiring) the necessary resources! Today publishing an ad and making it circulate is extremely expensive, and out of the reach of many startups, and it doesn't even guarantee the success of the operation. To this you must also add the tempestivity of the operation: to make 10x in 5 years you must run fast, very fast, you can hear the ticking of the bomb that will explode at the deadline your financers have set for you.
This means you don't have the time and resources to write a nice "career opportunities" page, with the shining videos that many multinationals can be proud of at the moment.
Here you must fight, earn your grades on the field, if a junior gets in and does the things right, he can find himself projected in first line on the vital parts of the product, learning much faster than in any company of classic type.
And you can come to work in shorts (there's no time to decide the dress code), you hardly have colleagues that are older than 30 and the investors treat everyone with respect, interest and trust.
So, what do you need to do in order to work for a startup? Just a few, simple thing:
- Forget about the usual "job finding website". Startuppers don't put their ads there!
- Look up all the interesting startups on venture websites, or in the usual groups on Facebook and the App store top ten
- Visit and study the website of the startup, understand what they do, understand if you can be really useful, there's no time to warm the chair
- prepare the shortest presentation letter in history, write in two lines why you should be hired (because as a kid I always played with Legos)
- Indicate your Linkedin, Twitter and, where available, your Deviant, Flickr and YouTube profiles
- Answer to the email in a matter of seconds (alright, minutes), not hours
The result? Everything very fast: handshake, contract signing and you can start the following day, if not the same evening.