Il caso di Victoire Ingabire, la signora venuta in Rwanda dall’Olanda per presentarsi alle elezioni presidenziali dell’agosto 2010 come candidata contro Paul Kagame, sarà discusso il 20 giugno dalla High Court rwandese.
Victoire, che in Olanda aveva fatto una brillante carriera come amministratrice di una multinazionale, era stata arrestata poco dopo il suo arrivo in Rwanda a causa dei suoi discorsi che risuscitavano l’apartheid e la “democrazia etnica” secondo la quale a una maggioranza etnica deve necessariamente corrispondere una maggioranza politica. Discorsi come minimo indelicati in un paese impegnato in un gigantesco sforzo di riconciliazione nazionale e di superamento delle etnie 16 anni dopo il 3° genocidio del XX secolo.
Dietro Victoire e il suo partito FDU (Forze Democratiche Unite) c’erano forze nostalgiche dell’ancien régime razzista e genocidario, come dimostra il fatto che questo partito festeggia come una grande ricorrenza la presa di potere di Grégoire Kaybanda nel 1961. Per chi non lo sapesse, Kaybanda è stato uno dei dittatori più feroci della storia. Sostenuta dal Belgio e dal Vaticano, la sua dittatura è costellata di periodici massacri della minoranza etnica tutsi. Inoltre Victoire è accusata di avere collaborato con alcuni ufficiali delle ex FAR (Forze Armate Rwandesi, lesercito dell’ancien régime) per formare un’ala militare conosciuta come CFD (Coalizione Forze di Difesa) allo scopo di lanciare raid militari dal vicino Congo per destabilizzare il Rwanda.
Stranamente Victoire, che appare in una foto su “New Times”, il quotidiano di Kigali, con la tunica rosa delle detenute e i capelli rapati a 0, sembra non avere molta fretta di essere giudicata. Infatti ha chiesto un rinvio del processo da maggio a settembre perché i suoi avvocati possano studiarsi bene il fascicolo. Cosa che ha fatto sudare freddo i suioi amici militari che si sono dichiarati prontissimi a essere giudicati anche subito. Per mettere tutti d’accordo, la presidente del tribunale Angeline Rutazana, ha detto che il caso sarà discusso il 20 giugno. Speriamo che dal processo emerga finalmente la verità su Victoire.
Dagor