
A questa “provocazione” ha risposto per le rime nei giorni scorsi Carlo Gubitosa con un pezzo che non si può che condividere e sottoscrivere (Bravo Carlo!)
Ma, ci si domanda, questi vecchi signori dove vivono? Sulla Luna? Adagiati e ben pasciuti nei loro ricordi?
Seduti ai tavoli di un Circolo della Stampa che a Milano e’ stato affittato a 400.000 euro l’anno e nel quale si stanno facendo lavori per altri euro (vuoi che ad un Circolo che si rispetti ed eccezionalmente frequentato possa mancare un ristorante)?
Provino lor signori – e anche i sindacati - a vedere cosa succede nelle redazioni. Provino ad esaminare seriamente ed attentamente i contratti che i giovani devono sottoscrivere se mirano a diventare giornalisti. Certo, come sostiene, sempre l’ex “presidentissimo”, quella del
«giornalista è una professione intellettuale che si può svolgere in due modi come ha affermato l'Europa per tutte le professioni: da dipendente o da autonomo. Dare del "mercenario" a chi svolge una professione è soltanto un fatto provocatorio, e, quindi, inutile. Lavorare gratuitamente si può, ma chi lo fa è un dilettante o un volontario».
Bisogna aggiungere altro?
No, meglio di no. Con quello che costa il tempo…