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Chiude l’Unità. I commenti di Grillo e la replica del PD

Creato il 19 giugno 2014 da Nicola933

Di Consiglia Grande. “Il nuovo vento della rete e della fine, lenta ma implacabile, dell’editoria assistita sta producendo i suoi effetti: la scomparsa dei giornali. Un’ottima notizia per un paese semilibero per la libertà di informazione come l’Italia. Meno giornali significa infatti più informazione”, lo dice Beppe Grillo sul suo blog personale in un post dal titolo sarcastico #unitàstaiserena, in merito alla chiusura dell’Unità, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci il 12 febbraio del 1924.  Già altre volte Il leader penta stellato aveva preso di mira il quotidiano, perché fazioso nei confronti del Movimento.

Difatti prosegue con ironia, argomentando sulla forzata sopravvivenza del giornale: ”Licenziamenti sono in corso un po’ ovunque da tempo, ma il caso più drammatico è quello dell’Unità che ha ormai solo appassionati lettori (forse collezionisti), 20.200 copie vendute nel mese di maggio. I 57 giornalisti hanno preso l’ultimo stipendio ad aprile e hanno terminato in questi giorni i due anni di solidarietà. Un augurio per una nuova occupazione va a loro e in particolare alle colonne portanti Oppo e Jop. L’Unità è stata messa in liquidità.” Grillo cita con sarcasmo i due giornalisti, appunto Oppo e Jop, che in passato si sono occupati proprio della rubrica quotidiana ‘il giornalista del giorno” sul blog del movimento. A seguito delle suddette dichiarazioni il web si è diviso tra chi su twitter sposa la causa dei penta stellati e chi invece vi si schiera apertamente contro. E’ il caso del PD, che ha definito le parole in questione un attacco e mancanza di rispetto ai lavoratori. Si legge in rete: “Grillo è uno sciacallo!” oppure: “L’attacco all’Unità ha il sapore dell’olio di ricino”, a detta di Franco Siddi, segretario generale Fnsi.

In particolare, Walter Veltrini, capogruppo PD in commissione Giustizia commenta:“Definire una buona notizia il rischio di chiusura de l’Unità fa venire i brividi. L’Unità venne chiusa anche dal fascismo e quel regime salutò quella sopraffazione come una buona notizia. Grillo dovrebbe chiedere scusa: per quello che ha rappresentato e rappresenta questo giornale per la democrazia italiana. E dovrebbe chiedere scusa ai lavoratori di quel giornale che si battono per il futuro della testata”. E ancora Rosy Bindi: “Non è la prima volta che l’Unità è presa di mira con un linguaggio violento e inaccettabile. Il disprezzo per libera stampa, la buona informazione e il pluralismo delle idee fa male alla democrazia. Ai giornalisti e ai lavoratori dell’Unità tutta la mia solidarietà e vicinanza”.

D’altronde Grillo definisce bacio della morte l’intenzione del premier Matteo Renzi di rilanciare il quotidiano, che però, non ha specificato con quali soldi. In proposito l’attuale direttore del quotidiano in chiusura, Bonifazi, ammette di non aver mai parlato con l’attuale premier e che i rapporti tra loro intercorrenti sono pressoché british. Il penta stellato non perde tempo per l’ennesimo sarcasmo: “Finora l’Unità aveva avuto con il governo di turno un approccio diverso, molto più pragmatico, del tipo ‘caccia la grana’. Si prende atto che oggi sia diventato british e meno attento ai finanziamenti pubblici pagati dalle tasse dei cittadini.”


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