Ciak si Gi...mmi - Gangster squad

Siamo dalle parti de "Gli Intoccabili" di Brian De Palma, anche se nel paragone ovviamente il film, malgrado i suoi venticinque anni rimane comunque imbattibile. Del resto non capita tutti i giorni di coniare frasi che diventano parte integrante del linguaggio di intere nazioni, e "Sei solo chiacchiere e distintivo!" ci è riuscito. Ma andiamo al film di oggi, Gangster Squad. 
Film con cast stellare, andiamo dal sempre meraviglioso Sean Penn, ai due astri nascenti Ryan Gosling ed Emma Stone, fino al protagonista, un Josh Brolin, non solito ad essere l’attore principale. Siamo a Los Angeles nel 1949, il detective O’Mara (Brolin) è stato fuori per combattere i nazisti in Europa e quando torna la città è cambiata. C’è un nuovo boss, lungimirante, spregiudicato e spietato, Mickey Cohen (Sean Penn) un ex pugile ebreo. I poliziotti della città si dividono in due categorie, quelli che lo lasciano stare perché corrotti, e quelli che lo lasciano stare perché han paura di ritorsioni. 
All’inizio mi ha riportato alla memoria un altro capolavoro del genere poliziesco americano, Serpico, che se ve lo foste perso vi consiglio di riscoprirlo, non solo per la bravura di Al Pacino, ma per l’ineluttabile attualità del tema trattato e perché proprio come Ganster Squad è tratto da una storia vera. Infatti il personaggio del criminale del più recente film è realmente esistito ed il capo della polizia proprio per le condizioni di corruzione o timore in cui versavano la maggior parte dei suoi sottoposti , decise di mettere su un team speciale con l’unico obbiettivo di distruggere tutte le attività di Mickey Cohen. 
Ho letto sui giornali e su alcuni siti on-line pareri negativi, ma non fatevi ingannare, il film è bello, godibile per il cast stellare, per qualche momento di gioiosa ironia e per la fotografia azzeccatissima insieme alle scenografie. Certo, non è Gli Intoccabili, ma non è che per forza tutti i film sui gangster di quel periodo devono essere dei capolavori assoluti. Forse in un paio di scene diventa troppo truculento, ma del resto il regista è lo stesso di Benvenuti a Zombieland, una divertentissima commedia che prende in giro il genere zombie. Che dire vi aspetto al cinema, take care!  
di Gimmi Cavalieri