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Ciak si Gi...mmi - Lawless

Creato il 11 dicembre 2012 da Calcisulcalcio
Ciak si Gi...mmi - Lawless
Se siete così appassionati di cinema da guardarvi anche le interviste ad attori e registi che parlano dei loro film in uscita, avrete sentito, quando si parlava dell’ultimo Batman, un nome che si ripeteva. Che l’intervista fosse al regista C. Nolan, ai protagonisti, il Batman, C. Bale o la bellissima e conturbante batwoman A.Hathaway, tutti quanti oltre ai soliti convenevoli che si scambiano le troupe, concordavano però che ad aver dato la miglior prova di sé era uno solo. Tom Hardy, il possente Bane
L’essere riuscito a recitare per un film intero rimanendo sempre credibile ma potendo esprimersi solamente con l’espressione degli occhi, il linguaggio del corpo, e la modulazione della voce, aveva suscitato ammirazione in tutti quelli che ne avevano condiviso il set. Noi italiani del resto siamo stati fortunati visto l’ottimo doppiaggio di Filippo Timi, attore che presta la sua voce a questo violentissimo supercriminale. Era un nome che devo dire io non conoscevo, in Italia non si è visto come protagonista in molti film. Lo ritroviamo invece adesso in sala con il film Lawless del regista John Hillcoat
Preso da una storia vera che è stata raccontata in un romanzo scritto da uno dei discendenti dei protagonisti, parla di tre fratelli, i Bondurant, che si dedicano alla produzione di superalcolici ai tempi del proibizionismo. Un periodo molto buio della storia americana, se ne è parlato molto, la criminalità grazie proprio al divieto di bere alcolici ebbe la sua massima espansione economica , il che a livello etico la dice lunga su quale sia il reale impatto di certi stupidi divieti. Tom Hardy è il maggiore dei tre fratelli edè stato l’unico sopravvissuto di un intero plotone, il fratello di mezzo a sua volta è stato l’unico a sconfiggere un’epidemia di peste che si era portata via praticamente tutta la famiglia. 
Per questo motivo, in paese gira la leggenda che i tre Bondurant siano immortali o quantomeno invincibili dalle normali vicissitudini che affliggono noi mortali. Del resto Tom Hardy è grosso come un bisonte ed altrettanto socievole, ogni volta basta un suo pugno per mettere al tappeto chiunque. La vita della periferia rurale americana procede così, serena e pacata in una raggiante Virginia. Tutti lavorano, i piccoli produttori locali fanno affari e per far chiudere un occhio alla polizia basta allungargli una cassa di buon liquore o una mancetta ogni tanto. 
Le cose cambiano però quando arriva il nuovo vicesceriffo e il nuovo procuratore, entrambi di Chicago, ingordi, corrotti , ed assolutamente estranei al sistema amichevole familiare che lega la società di campagna. Meritevolissima prova di tutta la troupe, dai tre fratelli a Guy Pierce più cattivo e corrotto che mai. Bella la fotografia che rende appropriatamente il clima ed i paesaggi Americani, una scenografia che non si vede spesso. Belli anche i costumi che ci fanno entrare subito nell’ambiente anni ’30. Insomma, merita di essere visto. Quindi prima di buttarvi nel buonismo natalizio fatto di commedie e risate facili, vi aspetto in sala con una bottiglia di buon malto distillato ed una colt, pronto a scazzottate e sparatorie a non finire. Take Care! 
di Gimmi Cavalieri

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