Circolare Maroni vieta ingresso ai giornalisti. Sit-in davanti ai Cie di tutta Italia
Scritto da DirittiDistorti
Lunedì 25 Luglio 2011 08:43
Infatti, dallo scorso primo aprile una circolare emanata dal ministro dell'Interno vieta alla stampa l'ingresso nei Cie e nei Cara. “Il pretesto giuridico è la dichiarazione dello stato di emergenza per gli sbarchi”, si legge nell'appello. Con la manifestazione di oggi in fondo si chiede al governo il rispetto dell'articolo 21 della nostra Carta costituzionale che sancisce la libertà di stampa e il diritto di cronaca.
Due mesi fa fu pubblicato il primo appello su Fortress Europe, il blog che monitora le vittime dell'immigrazione; l'iniziativa è promossa da sindacato e ordine dei giornalisti insieme con un gruppo di parlamentari. Così, oggi davanti ai Cie di Roma, Modena, Gradisca, Torino, Milano, Bari, Santa Maria Capua Vetere e Trapani, e al centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Mineo (Ct) e i centri di prima accoglienza di Lampedusa, Porto Empedocle (Ag) e Cagliari si chiederà l'ingresso dei giornalisti per poter raccontare le condizioni di vita dei detenuti.
Perché di quelle persone scappate dalla guerra e dalla miseria in cerca di diritti e democrazia ci dobbiamo fare carico. Non conoscere le condizioni dei migranti detenuti nei Cie e nei Cara è un fatto grave che mette a rischio la nostra democrazia.
Antonella De Biasi
Circolare Maroni vieta ingresso ai giornalisti. Sit-in davanti ai Cie di tutta Italia
Scritto da DirittiDistorti
Lunedì 25 Luglio 2011 08:43
Infatti, dallo scorso primo aprile una circolare emanata dal ministro dell'Interno vieta alla stampa l'ingresso nei Cie e nei Cara. “Il pretesto giuridico è la dichiarazione dello stato di emergenza per gli sbarchi”, si legge nell'appello. Con la manifestazione di oggi in fondo si chiede al governo il rispetto dell'articolo 21 della nostra Carta costituzionale che sancisce la libertà di stampa e il diritto di cronaca.
Due mesi fa fu pubblicato il primo appello su Fortress Europe, il blog che monitora le vittime dell'immigrazione; l'iniziativa è promossa da sindacato e ordine dei giornalisti insieme con un gruppo di parlamentari. Così, oggi davanti ai Cie di Roma, Modena, Gradisca, Torino, Milano, Bari, Santa Maria Capua Vetere e Trapani, e al centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Mineo (Ct) e i centri di prima accoglienza di Lampedusa, Porto Empedocle (Ag) e Cagliari si chiederà l'ingresso dei giornalisti per poter raccontare le condizioni di vita dei detenuti.
Perché di quelle persone scappate dalla guerra e dalla miseria in cerca di diritti e democrazia ci dobbiamo fare carico. Non conoscere le condizioni dei migranti detenuti nei Cie e nei Cara è un fatto grave che mette a rischio la nostra democrazia.
Antonella De Biasi
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