Magazine Racconti

Cloud Nine - Sensazioni (II parte)

Da Lerigo Onofrio Ligure @LerigoOLigure
– Selene! – la chiamò Larsson, seguendola nella tenda, incurante che qualcuno potesse farlo passare per idiota. Nella tenda non c’era nessuno, Roman era andato a cercare gli altri, era stata la stessa Selene a ordinargli di cercare gli altri e approntare un piano d’azione. Dannazione! Si voltò, evitando lo sguardo del Colonnello.Sapeva per esperienza che lasciarsi andare alle emozioni aveva fatto crollare ben più di una copertura, senza considerare che lei non aveva assolutamente intenzione di continuare quel gioco con Larsson. Allora perché continui a pensarci? Deve essere la vicinanza di HP, vuoi così disperatamente stare insieme a lui che cerchi un altro solo per farlo ingelosire!
– Non so cosa mi sia preso. –– Selene per favore, aspetta! –Selene chinò il capo, non poteva credere di essere caduta vittima del proprio gioco, eppure era scappata dal colloquio ed era li a fissare la superficie del tavolo come una stupida ragazzina indifesa – Matias non è una cosa che avrei dovuto fare, scusami. Dovrei essere più professionale nel mio lavoro. –– Non mi sembra fossi così contrariata. –– Torniamo al nostro problema per favore! – lo richiamò, prendendo tempo per ritrovare l’equilibrio psicofisico necessario ad affrontare la discussione con il Colonnello.Larsson chinò il capo, consapevole che non avrebbe ottenuto altro – Non c’è niente da discutere, non vi permetterò di vendervi agli incensati di Kolovich! –– Che succede? – intervenne Pratt, entrando nella tenda a passo rapido.Selene si voltò a fissare l’agente di controllo, il nuovo venuto doveva aver percepito qualcosa attraverso le loro menti, perché spostava lo sguardo su entrambi come un predatore indeciso su quale preda azzannare per prima.Proprio l’intervento dell’agente poteva aiutare Selene a districarsi dalla situazione in cui era andata a cacciarsi – Il Colonnello crede che accettare l’aiuto degli Oscuri sia dannoso. –Pratt sospirò cercando di mantenere le distanze dal soldato, ma lo sguardo che gli rivolgeva era tutt’altro che neutro e se non fossero stati sotto copertura, probabilmente Larsson avrebbe dovuto fare i conti con la gelosia di un amante lasciato – Che importa se la nostra scorta ha gli occhi palpitanti oppure no? Dobbiamo fare delle rilevazioni, non un dannato picnic! Non dobbiamo rendere conto al comando di Keeper Hill. –Selene si voltò al suo ex con uno sguardo di ringraziamento, aveva attirato l’attenzione di Larsson e gli aveva sbattuto in faccia l’idea che le teste d’uovo volute dal Governatore fossero davvero indipendenti.– Dottor Pratt ha ragione, ma qui si tratta di politica! Voialtri sarete anche bravi come xenobiologi, ma non sapete nulla degli incensati e di come si comportano! –– Siamo sopra le parti. –– Anche le squadre di manutenzione che il governo planetario ha assegnato alla griglia dei sensori, ma ricevono ordini direttamente da incensati identici a T’Taf! – incalzò Larsson – Nel giro di tre settimane prenderete ordini da lui, in barba alla vostra presunta indipendenza. –In passato Selene aveva avuto a che fare con gli alieni, anche se non era mai stata costretta a lavorare con degli Oscuri, era certa che un Apprendista del Tempio fosse una grana tanto quanto un qualsiasi altro K’Thor in cerca di gloria.– Colonnello non sono venuto qui per prendere ordini dagli incensati! Tra tre settimane io e la dottoressa Levkova saremo lontani da qui e dal suo accampamento sotterraneo. –– Dottor Pratt devo ricordarle l’influenza dell’esercito in questioni di sicurezza planetaria? –Pratt alzò gli occhi al cielo, ma avvicinandosi al soldato minacciò – Vogliamo proprio vedere? –– Basta! –Entrambi si voltarono a fissare Selene, la quale si rese conto troppo tardi di aver gridato – Non voglio continuare a discutere, abbiamo del lavoro da fare. Matias non posso impedirti di venire con noi, ma non voglio una guarnigione di soldati tra i piedi! –– Verrò solamente io, basterà a tenere buono T’Taf. –Pratt fece un altro sospiro rumoroso, uscendo a passo rapido dalla tenda.Selene comprendeva la frustrazione del suo ex, era la stessa che la spingeva tra le sue braccia e probabilmente era stata la causa della sua reazione durante il bacio. Quale regola diceva di non cadere mai preda di un triangolo amoroso?– Quell’uomo è intrattabile, dannazione! – imprecò Larsson, strappandola dai suoi pensieri.– Stavamo insieme. – confessò Selene, mordendosi di nuovo la lingua. Mai scoprire le proprie carte, era di sicuro la seconda! Forse c’è bisogno di un bel ripasso!Il Colonnello sorrise, forse comprendendo qualcosa che gli era sfuggita, ma si astenne dal far notare altre falle nella copertura della squadra – Ora sembri più interessata ad altri partiti. –– Matias non voglio tornare sull’argomento, non so cosa mi sia preso! –– Allora non parliamone più, ma sappi che non ti lascerò andare da sola in quei dannati tunnel! –Selene non disse nulla, limitandosi a fissarlo mentre lasciava la tenda. Una parte di se si stava ancora chiedendo se era la presenza di Pratt a farla reagire a quel modo, ma la voce di Gill Rods nelle sue orecchie la fece sobbalzare – Sembra sia riuscita a farlo innamorare di lei, signore. Un giorno devo capire come fate voialtri a raggirare le persone. –– Rods! – la richiamò Selene, riprendendo a respirare – Dannazione, non farmi più uno scherzo simile! –– Mi spiace signore, il canale dei comunicatori è sempre aperto. Il Tenente Roman comunica che sono stati effettuati tutti i preparativi. –– Fai in modo che Larsson non si metta in contatto con la base e accedi al suo terminale, voglio sapere se scriverà un rapporto su ciò che è successo oggi. – ordinò, certa che il Colonnello avesse compreso qualcosa di troppo dal loro incontro – E Rods, trova un modo per violare i sistemi della Xiria. Voglio sapere quanto sa Kolovich su di noi. –– Ricevuto, signore. –Selene chiuse la comunicazione, accertandosi che l’hacker non potesse riattivarla e dando un pugno sul tavolo si chiese come aveva potuto farsi influenzare da Larsson, ma ogni volta che ripensava all’evento le tornavano in mente quelle sensazioni, compreso il sapore indistinguibile della dustroot. In altre occasioni sarebbe un ottimo passatempo, ma non puoi permetterti di fare la civetta con uno dei tuoi bersagli: c’è in gioco la missione e la tua carriera nei servizi segreti!

Cloud Nine - Sensazioni (II parte)

Fare la spia vi sconvolgerà la mente!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines