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Cloud Nine - Tunnel degli orrori (II parte)

Da Lerigo Onofrio Ligure @LerigoOLigure
– Arrivano! – sentì gridare da Niemi, mentre il fucile di Roman faceva fuoco. »»Per il Tempio Oscuro.«« gli Oscuri balzarono in avanti, senza curarsi di stabilire una strategia, e oltrepassando Roman si mescolarono agli spazzini in una mischia incomprensibile. Selene lanciò appena uno sguardo a Larsson, il quale aveva preso a sparare nella stessa direzione di Niemi, dove i bengala dell’agente operativo rischiaravano la caverna. – Non ditemi che non vi avevo avvertito! – latrò il Colonnello senza smettere di sparare. – HP le armi! – L’agente di controllo si sfilò lo zaino dalle spalle e pochi secondi più tardi distribuiva alla squadra un set di fucili nuovi e una bandoliera di munizioni ciascuno – Attivo la comunicazione con il campo base? – – Vai, mettici in contatto e carica una sfera, ci serve luce qui. Protocollo di comunicazione invasiva. – Quell’ordine era stato dato poche volte nella storia del CAO, ma impedire alle parti di comunicare e nascondere la comunicazione tra la squadra e il campo base era una pratica che aveva salvato molte volte gli uomini dei servizi segreti. Larsson prese in mano il prototipo che Pratt gli aveva lanciato e senza neanche dare uno sguardo all’arma imitò Roman e Niemi che avevano già preso a sparare raffiche da cinque colpi contro gli assalitori – Non sono armi in dotazione dell’esercito! Dove le avete prese? – – Che importa, sono dei mitragliatori a milleduecento colpi al minuto e batterie da cento colpi! Diavolo, aspettavo di usare questi gioiellini sul campo da mesi! – ridacchiò Niemi portandosi più avanti, verso un costone più in alto. – Voialtri dovreste essere dottori, che storia è questa? – – Le domande più tardi, Colonnello. – fece Pratt, lanciandogli un auricolare per le comunicazioni – Sfera polifunzionale in arrivo, attivate i comunicatori sottocutanei! – Una sfera di metallo argenteo era comparsa nelle mani dell’agente di controllo. Pratt infilò un dito nell’unica fessura dell’apparecchiatura e prendendo la mira la lanciò in aria. La sfera si agganciò al soffitto della grotta, irradiando tutta la caverna con una luce azzurrina che non avrebbe dato fastidio ai visori multispettro e allo stesso tempo avrebbe messo in comunicazione la squadra con la postazione di Rods, al campo base. – Rods a rapporto. – fece l’hacker con voce preoccupata. Selene non rispose alla donna, cercando di capire come si stavano muovendo gli Oscuri e se avessero notato il campo di disturbo alle comunicazioni che gli uomini del CAO avevano attivato – Roman ripiega nelle retrovie, abbiamo bisogno di più copertura. – L’infiltrato arrivò correndo e facendo fuoco – Gli incensati se la cavano bene lì davanti. – annaspò asciugandosi il sudore e chinandosi al riparo di una roccia, dalla quale Pratt lanciava bordate di energia con il suo fucile. – Noi invece siamo nei guai! – fece notare Niemi, la sua voce era udibile solo attraverso il comunicatore a causa del caos creato dal suo fucile e da quello di Larsson – Il grosso delle loro forze deve essere dietro di noi: non so fino a quando potremo trattenerli! – Selene sospirò scacciando la tensione di quel momento, doveva rimanere lucida e fare molta attenzione, perdere un membro della squadra non sarebbe stato accettabile – Rods cosa vedi? – – Difficile dirlo, CTU è sotto attacco e da Keeper Hill hanno risposto alla richiesta di soccorso di una cittadina di nome Rupert’s Breach. Stanno sciamando dal sottosuolo, capo! – – Rilevi qualcosa di particolare sulla nostra posizione? – – Solo un mucchio di Mutanti, nessuna traccia psionica oltre alle vostre. – – Dannazione! – imprecò Selene, consapevole che quella mossa dei Mutanti serviva a qualcosa di molto più pericoloso che una semplice imboscata – Sta giocando con noi! – Pratt la fissò per un istante, smettendo di sparare – Se stesse giocando non ci troveremmo con i Mutanti alla gola! Avrebbe aspettato di averci fuori dal raggio delle comunicazioni standard. – Selene evitò di far notare che l’essere in grado di controllare tutti quei Mutanti con la mente fosse anche in grado di capire le reali intenzioni di una squadra che scendeva nel sottosuolo apparentemente disarmata e priva di scorta. – Ora non c’è tempo per discuterne, Rods mandaci aggiornamenti costanti sulla situazione. – – Prendere in considerazione l’idea di una ritirata tattica? – gridò Pratt sostituendo l’ultima batteria della bandoliera – Tra poco dovrò usare un'altra lira per richiamare una nuova scorta di caricatori! – Per un istante fu tentata di giocare quella carta, ma farlo avrebbe mandato a monte la missione, specie dopo ciò che aveva visto Larsson. L’intera squadra di Selene sarebbe stata sospesa e l’indagine per appurare se era stato tutto svolto secondo le regole li avrebbe fatti finire tutti in una cella da qualche parte ignota per almeno sei mesi, ammesso che sarebbero mai usciti. – Chiudiamo l’accesso. – – Cosa? – gridò Larsson alla radio. – Niklas usa le granate. – L’agente operativo ridacchiò nervoso, ma sganciò dalla sua bandoliera gli ultimi tre caricatori che gli erano rimasti e strappando con i denti la linguetta di protezione dei contatti, attivò il circuito mandandoli in sovraccarico – Batterie in arrivo! – – Siete impazziti? – gridò Larsson seguendo con lo sguardo la parabola delle batterie fino all’ingresso della grotta – Ci taglieranno fuori da qualsiasi… – Selene lo escluse dalla frequenza e con uno sguardo a Pratt fece notare – Se usciremo di qui tutti int… – Un boato fece tremare l’intera grotta e dal soffitto alcuni pezzi di roccia crollarono intorno alla squadra e sull’orda di spazzini che cercava di attaccarli, percepì con la mente gli Oscuri, sorpresi quanto i Mutanti da quella mossa suicida e prima che potesse muoversi venne gettata a terra da Pratt. – Dannazione ci è mancato poco! – imprecò l’agente di controllo, sporco di polvere. Selene si tirò in piedi guardandosi intorno – Rapporto feriti. – – Squadra operativa, signore. – fece Rods soddisfatta – Anche il Colonnello. I Mutanti sono in rotta. – – Gli incensati? – Rods ci impiegò un istante di più per rispondere – Segnali spariti. Sono tutti morti nel crollo oppure nascondono le loro tracce psioniche, Armiere. – – Di bene in meglio! – commentò Selene – Trovaci un’uscita, voglio riprendere le ricerche. – – Ricerca in corso. – – Uh, Rods mandaci anche degli armamenti pesanti. Sono stanca di giocare! –

Cloud Nine - Tunnel degli orrori (II parte)

Fare la spia vi sconvolgerà la mente!


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