Pubblicato il 7 giugno 2012 con Nessun Commento
La musica ispira tutto il processo creativo di Crowe, a partire dalla sceneggiatura e dalle prove, passando per il sottofondo musicale sui set durante le riprese e arrivando infine a inglobare la stessa musica nella pellicola definitiva.
Crowe utilizza la musica per ispirare l’interpretazione degli attori e creare così lo spirito e lo stato d’animo appropriato.
Durante la produzione de LA MIA VITA È UNO ZOO, si è fatto ampiamente ricorso alle musiche di alcuni artisti e gruppi, in particolare Pearl Jam, Eddie Vedder, Neil Young, Led Zeppelin, Tom Petty, Simon & Garfunkel, Leon Russell, Warren Zevon, Kanye West, Bon Iver, Daniel Lanois, Joni Mitchell, U2, ma la colonna sonora del film è stata composta da Jónsi della band irlandese dei Sigur Rós.
Scritta nell’arco di 4 mesi, la colonna sonora de La mia vita è uno zoo comprende oltre mezz’ora di musiche nuove composte da Jónsi, incluse due canzoni e nove temi struggenti e bellissimi, oltre a nuove versioni di alcune canzoni tratte dall’acclamato album solista di Jónsi, Go, e a quella che è la melodia più celebre dei Sigur Rós, Hoppípolla.
Non è certo la prima volta che Crowe si trova a collaborare con Jónsi e i Sigur Rós. Nel 2001 il regista ha incluso tre delle loro canzoni nel suo film si successo “Vanilla Sky”, interpretato da Tom Cruise (guarda la sezione di oggialcinema.net Riguarda-Lo).
Crowe è da tempo un fan della band e del loro lavoro per il cinema, al punto che il nome del progetto segreto per LA MIA VITA È UNO ZOO era, di fatto, Heima, in onore del film sul tour della band del 2007.
La scena finale de LA MIA VITA È UNO ZOO è un omaggio cinematografico a un momento specifico di Heima, quando una folla gioiosa accorre per assistere a uno spettacolo dei Sigur Rós nell’estremo nord dell’Islanda o, in questo caso, entra nello zoo appena aperto.
Tra le nuove canzoni della colonna sonora c’è Gathering Stories, un brano scritto a due mani da Jónsi e Crowe in una collaborazione inconsueta per l’artista islandese, notoriamente riservato. Gli arrangiamenti orchestrali della colonna sonora sono stati curati dal precedente socio di Jónsi, il compositore Nico Muhly, che impreziosisce con il suo genio idealista le sonorità degli archi e degli ottoni.