Abbiamo visto in un post precedente 3 tecniche molto semplici per analizzare il tuo interlocutore e capire qual’è il suo canale di percezione preferito.
Ora è il momento di capire come puoi entrare in sintonia con lui e coinvolgerlo emotivamente con il tuo modo di comunicare.
Una tecnica molto utile è quella del Rispecchiamento. E’ un sistema per creare con il nostro interlocutore un “rapporto empatico”, basato sulla fiducia e la sintonia emotiva. Quindi grazie a questa tecnica puoi creare empatia. Ma cos’è l’empatia?
Secondo Wikipedia, l’empatia è la capacità di un individuo di comprendere in modo immediato i pensieri e gli stati d’animo di un’altra persona. L’empatia, dunque, costituisce un modo di comunicare nel quale il ricevente mette in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stesso le esperienze e le percezioni dell’interlocutore. È una forma molto profonda di comprensione dell’altro perché si tratta d’immedesimazione negli altrui sentimenti.
Un esempio di empatia si ha quando assistiamo a qualcuno che prova delle sofferenze e noi ci rendiamo partecipi delle sue emozioni. Magari ci mettiamo a piangere come se fosse successo a noi e ci sentiamo spinti ad aiutarlo. Questo perchè comprendiamo il suo stato d’animo e i suoi sentimenti.
Un sistema per creare velocemente empatia con il nostro interlocutore è il Rispecchiamento. La stessa parola indica un’assunzione della nostra postura simile a quella di chi ci è di fronte. Quando assumi la stessa postura del tuo interlocutore, cerchi di suscitare il suo interesse e stimolare il suo inconscio. È come se gli dicessi: “Sono simile a te!”.
L’aspetto della comunicazione non verbale ha un ruolo fondamentale nell’empatia. Robert Levenson, psicologo della California University di Berkeley ha dimostrato come l’empatia ha una base fisiologica.
Ha condotto studi su coppie di coniugi, i quali dovevano indovinare cosa provasse il partner durante una accesa discussione. I partner venivano registrati con una videocamera e le reazioni fisiologiche misurate, mentre parlavano di un problema inerente il loro matrimonio. Poi ogni partner rivedeva la registrazione spiegando le sue emozioni momento per momento. In seguito rivedeva la registrazione cercando di indovinare lo stato emozionale dell’altro partner.
Il massimo dell’empatia è stato riscontrato in quei coniugi che, mentre osservavano il partner, assumevano la sua stessa fisiologia. Reagivano in modo analogo: se il partner aveva un’abbondante sudorazione, anche loro sudavano; se il partner aveva un calo della frequenza cardiaca, anche loro lo avevano. Mimavano le impercettibili reazioni fisiologiche del loro partner.
Invece, coloro che mantenevano il loro atteggiamento, senza mimare quello del partner, non riuscivano a indovinare lo stato emotivo del coniuge. Questo perchè l’empatia è possibile quando il corpo degli interlocutori è in sincronia.
Quindi il rispecchiamento consiste nel ricreare la stessa fisiologia o postura del nostro interlocutore. Se chi abbiamo di fronte ha le braccia conserte, anche noi lo faremo. Se il nostro interlocutore si accarezza i capelli, possiamo imitarlo. Certo, non bisogna scimmiottare. Ovvero, non dobbiamo rispecchiarlo in tempo reale altrimenti potrebbe dirci: “Ma mi prendi in giro?”. Se si accarezza i capelli, possiamo farlo dopo qualche attimo e non immediatamente. Un sistema efficace è quello di assumere o mimare i gesti, quando interveniamo nella discussione. Aspettiamo che finisca il suo pensiero e poi, quando cominciamo a parlare, mimiamo la sua postura.
Quindi, mimando la postura e la fisiologia del nostro interlocutore, lui ci identificherà come persone empatiche nei suoi confronti. Infatti, il rispecchiamento permette d’instaurare un rapporto di fiducia: “Non so perché, ma sento di potermi fidare di te”.
Inoltre, rispecchiando, possiamo percepire lo stato emotivo di chi abbiamo di fronte e comunicare ad un livello molto più profondo di quello normale.
Prova ad usare questa tecnica molto semplice e fammi sapere come và. Oppure se hai delle domande puoi lasciare un commento qui sotto.
A presto
Simone.