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Contro la Roma violenta è il popolo romano che deve scendere in campo.

Creato il 05 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Alessandro Ambrosini
Contro la Roma violenta è il popolo romano che deve scendere in campo.
Qualcuno punta il dito sulle bande che si dividono Roma, cosa vera ma che non è attinente al problema generale e a quello specifico di ieri notte. 
Qualcuno come il delegato alla sicurezza del sindaco Alemanno dice: “Sappiamo che ogni giorno vengono rubate circa 3 pistole a Roma “ e aggiunge “Ovviamente è tutto materiale rimesso in circolo nel mercato illegale e sottratto soprattutto a privati. È facile rimediare pistole a Roma”. 
Da questa ultima dichiarazione non si evince niente di nuovo e niente che non sia palese. 
E’ di poche settimane fa il ritrovamento di unarsenale all’Alessandrino
La risposta al problema, purtroppo, non è nel quantitativo di armi che girano tra i quartieri, quelle ci sono sempre state. Vengono dal nord, dal sud, dall’estero. Il problema è il moltiplicarsi delle mani che le usano. 
Dai modus operandi con cui avvengono certi delitti e certe gambizzazioni si distingue chiaramente il criminale navigato ed esperto da quello dell’ultima ora. Ed è proprio quello dell’ultima ora che si duplica e si inserisce nei contesti di droga, nei contesti di lite da condominio, nei contesti di usura, nei contesti più banali. 
 E’ un problema sociale ancor più che criminale quello che stiamo vivendo. Un problema legato alla crisi economica e di identità. Un problema legato all’impunità e al fatto di essere in una città che ti nasconde tra i palazzi anonimi. In una giungla che non guarda se il sindaco è di destra o di sinistra, è una giungla che si forma a volte per sopravvivere o per arrivare a quelle icone dell’immaginario collettivo in cui sei tutto e hai tutto, rispetto al niente della realtà o del futuro. 
Oggi il crimine arruola facilmente nuove pistole coatte, arruola tutti senza distinzione. 
E chi entra in questo giro vizioso, che non è solo fatto di bande o grandi organizzazioni criminali ma anche solo mentale, deve poter essere rispettato come in ogni giungla. E spara
Per quante pattuglie gireranno, per quanti occhi da 700.000 si compreranno nessuno potrà garantire la sicurezza in una città da quattro milioni di abitanti. 
Le tendenze si battono con la volontà popolare di prevenire certe mode del momento. 
E’ Roma a doversi muovere per prima, ogni giorno e in ogni luogo. 
Sono le forze dell’ordine a dover rafforzare la prevenzione del crimine partendo da presupposti nuovi. 
Prevenzione, questa parola così abusata ma messa in pratica poche volte, potrà essere il vero deterrente alla criminalità e all’agire criminale costantemente in crescita. 
E lo si potrà fare solo con l’aiuto di tutti. Non esiste una medicina alternativa. 
E’ il popolo di Roma che deve scendere in campo contro le pistola coatta.

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