Controversie tra investitori e banche, diventa operativa la Camera di conciliazione e arbitrato

Da oggi 21 marzo diventa operativa la Camera di conciliazione e arbitrato, il nuovo sistema di composizione stragiudiziale delle controversie tra investitori e banche. La Camera di conciliazione e arbitrato, costituita presso la Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), si affianca all’Arbitro bancario finanziario (Abf), costituito presso la Banca d’Italia.
Che differenza c’è fra i due Istituti? La Camera tutela la correttezza e la trasparenza degli intermediari (Banche, Sim, Sgr, Assicurazioni) per ciò che riguarda prodotti di investimento e fondi comuni. L’Abf si occupa invece di contestazioni riguardanti la gestione dei conti correnti e dei mutui.
La Camera prevede un flusso di mille richieste di intervento l’anno e con il suo meccanismo potrà risolvere le controversie tra investitori e banche in modo più semplice, veloce e meno costoso rispetto al ricorso al giudice ordinario. Gli arbitri della Consob interverranno soprattutto nei casi in cui il cliente non sia informato correttamente, come per esempio nel caso che l’offerta di certi titoli non sia adatta a lui. Le vertenze sottoposte all’esame della Camera dovranno essere concluse in 60 giorni, con la possibilità di proroga di ulteriori 60 giorni.
Per intenderci, la Camera è quella che, se fosse stata già istituita, avrebbe difeso gli interessi dei rispamiatori che avessero investito a suo tempo in azioni e obbligazioni Cirio, Parmalat e nei bond argentini. Meglio tardi che mai!

I Commenti sono chiusi