Articolo inviato al blog
di: Luciano Lago
Quando tra 40 o 50 anni gli storici esamineranno l’epoca nella quale attualmente stiamo vivendo, dovranno meravigliarsi nel constatare come l’Europa, un continente che fu la culla della civiltà e con nazioni ricche di Storia, patrimoni immensi di cultura, di arte e di tradizioni, siano state trascinate così rapidamente nel annientamento economico, nel sottosviluppo e nel disastro sociale per opera di una oligarchia costituita da potentati finanziari internazionali e centrali di potere che riuscirono ad imporre le proprie direttive sui singoli stati privando questi di ogni sovranità.
La meraviglia degli storici sarà nel constatare come questo annientamento sia avvenuto senza una significativa reazione da parte delle masse di cittadini, benché mediamente scolarizzate, nonostante la presenza di una forte componente di ceto medio costituito da impiegati, insegnanti, professionisti, commercianti, artigiani, ecc. che venne poco a poco strangolato dal brusco calo del reddito, dalle imposte insostenibili e dal indebitamento fino a dover abbandonare le proprie attività e ridursi a mendicare in buona parte l’assistenza pubblica mentre una buona parte dei giovani acculturati e specializzati fuggivano verso altri continenti in via di sviluppo in cerca di opportunità.
Il potere aveva utilizzato in quell’epoca (gli anni 2.000 e seguenti) le nuove tecniche di condizionamento psicologico e di manipolazione delle masse con l’uso massiccio dei messaggi dei media che, tra distorsione delle informazioni e pubblicità ingannevole, riuscirono a cloroformizzare completamente le popolazioni ai quali sembrò persino normale affidarsi a quegli stessi personaggi politici che, presentatisi come salvatori, erano in realtà direttamente pagati ed istruiti dalle centrali di potere per meglio sprofondare la popolazione arraffandone tutti i risparmi ed il patrimonio che veniva dirottato verso le casseforti delle banche e centrali finanziarie. Questi personaggi che si presentavano come “tecnici” al di “sopra delle parti”, riuscirono persino a convincere molta gente che loro operavano per il “bene” della popolazione ed i sacrifici venivano imposti alla gente perché “l’Europa lo chiedeva”. Nascondevano il fatto che dietro il paravento dell’Europa operava una delle più ciniche e spietate oligarchie tecno finanziarie della Storia che non ebbe scrupoli ad affamare, annientare e ridurre sul lastrico intere popolazioni, iniziando da quella greca che si ritrovò con morti per fame, bambini denutriti, malati deceduti per mancanza di medicine e servizi ospedalieri ed anziani costretti a rovistare nella spazzatura mentre le banche dirottavano i fondi pubblici nelle loro casseforti fuori del paese. Poco a poco anche altri paesi, studieranno gli storici, finirono nello stesso tritacarne, la Spagna, poi il Portogallo, poi l’Italia, paesi sui quale avvennero contemporaneamente altre sperimentazioni fatte dai poteri dell’apparato militare dominante avvelenando l’atmosfera con esperimenti climatici, modificando il cibo con gli OGM, affossando le produzioni agricole e lasciando campo libero con le importazioni agricole dai paesi dell’Africa e dell’ASIA. Questo studieranno gli storici e si meraviglieranno della passività e della cloroformizzazione delle masse dei cittadini, salvo pochi scoppi di tumulti e saccheggi per fame che furono subito prontamente repressi dalla nuova polizia europea appositamente costituita. Le nazioni europee erano state di fatto abolite come tali e si trovarono a compartire il “nuovo ordine”, uno stato formalmente democratico ma in realtà totalitario e dispotico, omologato in tutti i suoi aspetti, dove l’oligarchia riusciva a governare su una popolazione impoverita ed indebitata che, in grandissima parte proletarizzata, lavorava per conto di multinazionali, le grandi “corporations,” che via via decidevano dove localizzare le loro produzioni e si erano impadronite di tutti i servizi pubblici degli ex stati a loro appaltati: la sanità, i trasporti, la scuola, l’acqua, l’energia, i telefoni, ecc.. realizzando enormi profitti che venivano poi utilizzati nella speculazione finanziaria.
La scuola superiore e l’Università, totalmente privatizzata, era di fatta riservata soltanto ai figli della elite dominante, visti i costi esorbitanti. Per tutti gli altri rimaneva la grande opera educatrice della televisione con i canali ufficiali che diffondevano i concetti fondamentali. D’altra parte le popolazioni originarie erano state in buona parte mescolate da masse di immigrati provenienti da Africa ed Asia e quindi alla ricerca di un lavoro anche se sottopagato e senza diritti. Tuttavia era vigente nel nuovo ordine la massima libertà dei costumi, i gay potevano contrarre matrimonio, l’aborto assolutamente libero, l’educazione sessuale fin dalla tenera età nelle scuole. Le religioni erano tollerate ma dovevano uniformarsi alle regole stabilite, la Chiesa di Roma continuò ad esistere ma era totalmente infiltrata dal nuovo potere ed invitava i fedeli al “progresso” ed alla “pace” tanto che in alcune chiese accanto alla croce furono inseriti i simboli del “compasso”. Si riscontrarono delle forti tensioni soltanto con le masse di provenienza islamica che iniziarono a crearsi dei loro quartieri dove edificavano moschee e bruciavano le vecchie chiese medioevali ancora esistenti. Il fenomeno fu però messo sotto controllo dalle autorità centrali di Brussels e Francoforte e tutto ritornò nelle regole.