Castagne, fango e pezzi di bosco. Ecco cosa c’è in cucina oggi.
Il gatto gioca con un grosso marrone sfuggito al mio controllo. Lo lancia e lo rincorre impazzito di gioia per tutta casa, lo insegue in una corsa folle, incurante di sbattere contro le porte e gli stipiti quando la velocità gli fa perdere presa sul pavimento di casa, del tutto disinteressato ai danni che la sua pazzia felina potrebbe provocare.
È passato un anno. Le castagne di nuovo. Mi piace quando le cose tornano. Mi piacciono le stagioni che si alternano, la frutta che cambia, nuovi vestiti da indossare. I profumi del ricordo, il profumo del futuro.
Nel bosco fango ce n’è parecchio, bisogna dire. Faccio pulizia, divido le castagne per qualità e grandezza, lancio un urlo, del tutto inutile, al gatto che continua a correre come un forsennato e aspiro questo meraviglioso odore di bosco.
Le cose che tornano, i cicli che si ripetono, nuove stagioni……sovrappensiero vado ad aprire la porta e mi ritrovo in mezzo ad un piccolo gruppo vociante e su di giri. Stefano, Caterina, Camilla e Giorgio entrano tutti insieme e sono così presi dal raccontarsi l’estate passata che parlano uno sull’altro rincorrendosi con le parole. A me hanno mollato giacchetti, trench ed ombrelli: sembro una sguattera inetta. Quasi inciampo nel gatto e suona di nuovo il campanello. Entra risoluta Teresa, bello e sicuro Max e Giada inciampa nel gatto. Butto gli indumenti in un mucchio indiscriminato sul letto, ammonisco il gatto ponendo finalmente fine alla sue corse fulminee e arruffate e andiamo tutti in cucina. Gatto compreso.
“Cosa è quest’invasione? Eravamo d’accordo. Si ricomincia la prossima settimana” dico
“Non potevano aspettare!!” dice Caterina
“E poi non puoi far finta di niente!” le parla sopra Giorgio
Max si guarda intorno e commenta “Bella casa tua” mentre Teresa ridacchia, Giada fa cadere qualche castagna e Camilla esclama “Maddai, che profumo! Quante castagne, facciamo qualcosa!!!”
“Facciamo che????? Ci vediamo la prossima settimana a scuola. Sparite, ho da fare”
“Neanche per sogno” risponde Giorgio “Tu non farai finta che questo è un giorno come gli altri. Noi restiamo qui. E facciamo qualcosa insieme, con le castagne”. Ed è un tono che non consente repliche.
“Qui, a casa?” chiedo debolmente
“Perché no?” risponde Max. Mi sorride con dolcezza e aggiunge “Si sta bene a casa tua”
Il micio miagola.
Un bel mucchio di castagne finisce in pentola, a bollire con alloro e un po’ di sale grosso.
Tra le chiacchiere e l’allegria di essere di nuovo insieme viene fatto un po’ di ordine ed un po’ di disordine. Caterina, Giorgio e Teresa si confrontano sulla ricetta da fare. Max mi aiuta a mettere sul tavolo la planetaria e tutto l’armamentario di fruste e bastardelle.
Quando le castagne sono cotte Giada si scotta con l’acqua bollente, Giorgio le viene in soccorso e noi cominciamo a sbucciare e togliere pellicine. Schiaccio le castagne e le metto sul fuoco con latte e zucchero.
Mentre si ammorbidiscono le schiaccio ancora per ridurle in crema. Stefano, invece, scioglie il cioccolato nella panna calda. Teresa suggerisce di aggiungere del rum e me ne passa un po’, Caterina ha setacciato la ricotta e Camilla lavora tutto l’impasto con la frusta, nella planetaria.
Poi il tempo resta sospeso per alcuni attimi. Bisogna fare la pasta.
Ecco.
Adesso che succederà? Max e Stefano si confronteranno in un duello stile “Mezzogiorno di fuoco” o troveranno un felice accordo?
Stefano è sempre stato il più bravo con le frolle e le vuole fare lui ogni volta. Ma quando è arrivato Max, con la sua placida abilità manuale e tutto il suo esagerato fascino l’equilibrio in cucina ha ricevuto scosse non indifferenti e si è assestata su una pace precaria.
Stefano prende gli ingredienti, li dispone con sicurezza sul tavolo. Max comincia a preparare la pasta. Camilla lancia occhiate d’amore al suo Stefano, Caterina lancia occhiate sdilinquite a Max e la cucina tira un sospiro di sollievo. Niente pistoleros, oggi siamo per un felice accordo.
Io, Caterina , Camilla e Giorgio ci disponiamo in una sorta di catena di montaggio: Camilla imburra le teglie, Caterina vi dispone un disco di pasta sul fondo e fodera i bordi, io farcisco con la crema di castagne e Stefano ricopre con un altro disco di pasta. Giada e Giorgio fanno delle decorazioni ritagliando pezzi di pasta con la taglia biscotti. Max che non è solo bello ma anche efficiente e preciso, ripulisce e riordina la cucina man mano che attrezzi ed ingredienti non servono più. Sembriamo un falage ben organizzata, un piccolo esercito di pasticceri armati di dolci intenzioni, pronti a sferrare un attacco mortale alla più fiera delle diete dimagranti.
Un gruppo pericoloso e ben equipaggiato.
Giada inforna, si scotta con la griglia calda e caccia un urlo.
Ogni Achille ha un tallone………
Le dosi e gli ingredienti per una torta di 24cm di diametro (consiglio uno stampo a cerniera)
Per la frolla
500g di farina
250g di zucchero
150g di burro
2 uova
½ bustina di lievito
Un pizzico di sale latte o panna q.b
Montate le uova con lo zucchero ed il sale, aggiungete il burro molto morbido ed infine la farina con il lievito. Se necessario correggere la densità dell’impasto con un po’ di latte. Tenete la pasta in frigo, avvolta nella pellicola.
Per la farcia di ricotta e castagne
200g di castagne bollite
100g di latte
50g di cioccolato fondente
100g di panna
50g di zucchero a velo senza amido
150g di ricotta di pecora setacciata
Vaniglia q.b
Un tappo di rum
Schiacciate le castagne bollite e cuocetele nel latte e zucchero per una decina di minuti. Dovete ottenere una crema. Sciogliete il cioccolato nella panna ed omogeneizzate con la crema di castagne. Quindi aggiungete anche il rum e la ricotta setacciata. Lavorate con le fruste o nella planetaria finché avrete ottenuto una crema ben amalgamata. Potrete aggiungere dei pezzetti di castagna bollita.
Infornate a 180° per un’ora circa.
Il gatto guarda assorto attraverso l’oblò del forno, le nostre chiacchiere invece si rianimano, si gonfiano di racconti e si mescolano ai profumi della cucina.
Mentre aspettiamo il dolce brindiamo con caldarroste e un buon bicchiere di rosso.
Brindiamo alle castagne, all’autunno, a noi….e al blog compleanno!