L’orzo è un cereale, impiegato come alimento, ottenuto dalle cariossidi dell’Hordeum vulgare (Graminacee), utilizzate come tali oppure trasformate. Già Ippocrate, nei suoi Scritti, elogiava l’orzo per le proprietà medicamentose: “[…] il decotto d’orzo fu prescelto tra le vivande cereali in questi morbi acuti […]. Dissetante e di facile escrezione, non comporta astringenza né brutta agitazione, né gonfia il ventre.”
Effettivamente, i benefici elogiati da Ippocrate non si discostano troppo dalla realtà; ma vediamo più in dettaglio le proprietà attribuite all’orzo.
In caso di infiammazioni a carico dell’apparato gastro-intestinale ed urinario, l’orzo agisce come antinfiammatorio ed emolliente, in grado di alleviare il fastidio gastrico e rilassare le pareti intestinali; è utile, inoltre, per alleviare le turbe pancreatiche e biliari, oltre ad esercitare un’azione benefica contro le infezioni della mucosa intestinale.
Per la presenza di fibre, l’orzo si rivela un ottimo regolatore della funzionalità intestinale, particolarmente indicato in caso di stipsi ed intestino pigro (proprietà lassative-stimolanti).
Il decotto d’orzo, utilizzato per gargarismi, è utile in caso di infiammazione della cavità orale. L’estratto d’orzo viene sfruttato anche per preparare caramelle contro il mal di gola: non a caso, una delle proprietà più importanti di questo cereale è proprio quella di alleviare le infiammazioni del cavo orale.
Indicato per favorire la digestione nei bambini, negli anziani e nei soggetti che soffrono di dispepsia (proprietà digestive); in modo analogo, il decotto d’orzo è indicato per gli stati di convalescenza e debolezza fisica.
Per la sua ricchezza in minerali, come abbiamo visto, l’orzo svolge una discreta azione mineralizzante; il fosforo, inoltre, stimola le capacità intellettive, agendo in sinergia con potassio, magnesio, ferro e calcio, mentre il silicio esercita una blanda attività sedativa.
Il fosforo espleta la sua proprietà anche come buon rimineralizzante delle ossa.
Anticamente, il decotto d’oro veniva consigliato anche per impacchi (applicazione topica) contro irritazione della pelle e occhi arrossati.
Consigliata la somministrazione di orzo anche per le donne che allattano il proprio piccolo al seno, per le sue capacità galattogene, utili, quindi, per favorire la produzione di latte grazie alla regolazione della produzione di estrogeni.
Recentemente, è stato osservato che alcune sostanze isolate dall’orzo (tra cui il tocotrienolo) sono in grado di inibire la sintesi di colesterolo cattivo da parte del fegato, esercitando perciò le loro proprietà ipocolesterolemizzanti.
Per chi ama il caffè ma lo deve evitare a causa del suo effetto eccitante, è consigliato il cosiddetto “caffè” d’orzo, privo di queste proprietà. Per questi motivi, ma non solo per questi, è buona cosa inserire l’orzo all’interno dell’alimentazione umana, ecco perché quest’oggi vi proponiamo una ricetta che vede l’orzo come ingrediente principale e fondamentale. Scopriamo cosa e come fare per realizzarla.
Ingredienti per 4 persone:
- 100 g di orzo perlato
- 1 cipolla piccola
- 1 osso di vitello
- 3 cucchiai di olio d’arachide
- 25 cl di crema di latte
- 1 mazzo di odori (sedano, alloro) legati
- 1 panino di segale
- sale
Procedimento:
Scaldate l’olio in una casseruola e fatevi soffriggere la cipolla tritata. Unite l’orzo, fatelo appena rosolare, poi coprite con 1 litro e mezzo di acqua calda. Aggiungete l’osso di vitello, il mazzetto di odori, il sale e fate cuocere a fuoco dolce per circa 1 ora e mezzo, finché l’orzo sarà cotto. Scattate quindi gli odori e l’osso, frullate la zuppa nel miele e passatela ancora attraverso il colino fine per eliminare eventuali grumi. Completate con la crema di latte e servite la zuppa accompagnata dal pane di segale tagliato a bastoncini e asciugato in forno.