Dopo la patata bollente sul racket dei vigili urbani a Roma ecco che ne viene subito lanciata un’altra a Sondrio. Bomba ovviamente che si cerca di schivare ma che fa oltre che pensare, assai riflettere.
Nell'ambito di una indagine su un giro di prostituzione, con intercettazioni telefoniche ambientali, gli investigatori della Squadra Mobile di Sondrio si sarebbero imbattuti in un collega, in servizio alla questura del capoluogo della Valtellina ma non nel reparto investigativo.
L’uomo sarebbe addirittura sospettato di essere il capo dell'organizzazione. Il poliziotto, indagato dal procuratore Fabio Napoleone, ora rischia l'arresto.
Nel frattempo il questore Vincenzo Rossetto, insediatosi a Sondrio da pochi mesi sta in queste ore valutando l'opportunità di firmare un provvedimento di immediata sospensione dal servizio dell'agente sotto inchiesta.
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