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Cronenberg in Rondinella

Da Lacrespa @kiarastra

Cronenberg in RondinellaRitorno al cinema Rondinella. Solita setta di cinefili, solito scantinato, solito schermo.

Dal thriller italiano anni 70 al cinema di Cronenberg: un bel salto di genere.

Perché io a lezione su Cronenberg? Prima di tutto perché nella mia vita mi è capitato di vedere molti film del regista per caso, ma mi sono resa conto di avere un piccolo buco che andava da M Butterfly a Dangerous Method, pellicola che mi aveva un po’ spaesata perché non ritrovavo i miei riferimenti cronenbergiani.

Allora ho riempito la mia ignoranza e mi sono procurata i film che mi mancavano (e mi sono dovuta sorbire pure il nipote primogenito che mi sgridava per avere in casa una pellicola vietata ai minori di 18 anni, tipo Crash) e poi a sentire le parole dell’esperto che mi hanno aperto un mondo sulla poetica cronenbergiana che un po’ avevo intuito ma di cui mi mancavano i nessi per ritrovare quel fil rouge interno a tutte le pellicole del registra canadese.

Mi sono bastati già alla prima lezioni due elementi sulla sua biografia ovvero che suo padre era un entomologo e che aveva avuto  grave malattia che lo aveva trasformato nel fisico, per dare un perchè alla fissazione di Cronenberg con insetti e con le mutazioni, ma poi l’approfondimento sulle tematiche virali dei suoi film mi hanno riappacificato un po’ con il David.

Cronenberg in Rondinella

Prima dell’inizio delle mie lezioni c’erano stati dei segni che mi avevano turbato: la presenza non desiderata di un moscone in cucina che non voleva sapere di andarsene, nonostante gli avessi spalancato la finestra; la visione orripilante di un gigantesca lumaca senza guscio, di cui non vedevo un esemplare dall’85; la presenza di filamentosi vermicelli che in questa giornata di pioggia sbucavano dalle aiuole sul marciapiede. Ho pensato che Cronenberg mi perseguitasse o che qualcuno/qualcosa mi volesse dare un segnale del fatto che la presenza entomologica ossessiva dei suoi film non doveva pregiudicare il mio giudizio su di lui.

A causa loro (ma non solo) spesso ho trovato i suoi film disturbanti: infatti, tutti in famiglia sanno che, quando sono davanti alla TV con una mano posta davanti agli occhi per farmi da schermo, sto guardando  un film di Cronenberg. Alcune scene sono davvero stomachevoli, però, nonostante tutto, ho ugualmente molto amato Existenz (anche se un pochino disturbante lo è con tutte quelle creature mutanti e quei pod fetali…senza parlare della scena in cui Judd Law divora il piatto “speciale”…ma sorvoliamo), e le ultime pellicole  History of Violence e Eastern Promises, dove sembra che David abbia finalmente esaurito le scorte di insetti, vermi e viscere di varia foggia cosa che mi ha  permesso di vedere un suo film per intero, senza mano nascondi-schermo.

 



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