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Curiosando..... in caserta

Da Passioniecuriosita @PassioniandC

Caserta: la Reggia Vanvitelliana

Il titolo che ho scelto per il blog  "Passioni & Curiosità" è dettato proprio da quella voglia di raccontare e mostrare ciò che più mi incuriosisce o  mi appassiona, quindi finalmente aggiungo questa rubrica "Curiosando....", nata dall'interesse di scoprire, apprendere e raccontare ciò che mi colpisce andando in giro, documentandolo poi con immagini e mie impressioni.

CURIOSANDO..... IN CASERTA

La mia città è la prima cosa che voglio mostrarvi, per far vedere e capire a chi non ci è mai stato che non è solo terra martoriata da tanta negatività che si vede nei servizi televisivi, ma è soprattutto una terra ricca di bellezze naturali e opere d'arte che spesso non vengono mostrate o sono ignorate.

Parlando di Caserta il primo pensiero o il primo ricordo è per il Palazzo Reale Vanvitelliano col suo Parco, il suo Giardino Inglese, le Fontane e le statue, gli Appartamenti con le sontuose Sale  e  i preziosissimi arredamenti. Monumento che è simbolo di Caserta nel mondo, soprattutto dopo aver ospitato  i più grandi Capi di Stato essendo stata la sede il G7 nel 1994.


CURIOSANDO..... IN CASERTA
La Reggia di Caserta ha una pianta rettangolare articolata su corpi di fabbrica affacciati su quattro grandi cortili interni e si estende su una superficie di circa 47.000 metri quadrati per un’altezza di 5 piani pari a 36 metri lineari. Un imponente portico (cannocchiale ottico) costituisce l'ideale collegamento con il parco e la cascata, posta scenograficamente al culmine della fuga prospettica così creata

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Vista dal palazzo verso la cascata


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Vista dalla cascata verso il palazzo


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Fontana di Diana e Atteone alla base della cascata


Lo scalone d’onore, invenzione dell’arte scenografica settecentesca, collega il vestibolo inferiore e quello superiore, dal quale si accede agli appartamenti reali.
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Sul vestibolo superiore, di fronte al vano dello scalone d'onore, si apre la Cappella Palatina.

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Il teatro di Corte, ubicato nel lato occidentale della Reggia, è un mirabile esempio di architettura teatrale settecentesca.
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Al centro del “boschetto antico” si riconosce la preesistente costruzione a pianta ottagonale, detta la “Torretta del Pernestà”. In quest’area, sulla sinistra del palazzo, di seguito al bosco vecchio viene inserita la  Peschiera grande (lunga 270 m., larga 105 m. e profonda 3,50 m), un bacino artificiale con un isolotto al centro e fontane. Per soddisfare i desideri del giovane Ferdinando, l'architetto Vanvitelli realizza il casino come una piccola fortezza circondata da un fossato in modo da simulare una piazza fortificata, per far istruire il giovane re nelle arti militari. Qui si svolgevano finte battaglie terrestri e marittime.
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Vanvitelli realizzò una straordinaria struttura “Acquedotto Carolino” inserita nella lista del patrimonio Unesco, per portare l'acqua alla Reggia. Il condotto, largo metri 1.20 , alto 1.30 e lungo 38 chilometri, è quasi interamente interrato, tranne le parti che passano sui ponti, ed è segnalato da 67 torrini lungo il percorso.

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Ponti della Valle di Maddaloni


Le foto che ho utilizzato sono tratte dall'album della pagina facebook ufficiale:  www.facebook.com/reggiaufficiale/photos_stream Mentre per notizie storiche più approfondite e gli orari dell'apertura o altro c'è il sito web ufficiale:
http://reggiadicaserta.beniculturali.it/index.php/home-info.html
Caserta non è solo la "Reggia"Caserta con la sua provincia  è incantevole per ciò che la natura offre come il Litorale Domizio, i Monti e il lago del Matese ma anche per ciò che ci hanno lasciato gli avi: archeologia dell'antica Capua e degli scavi dei primitivi centri abitati fin dall'epoca preromana; il Borgo Medioevale di Casertavecchia;  gioielli del '700 e '800 come  San Leucio la "Real Colonia" destinata alla produzione della seta; ancora Castelli, Palazzi, Ville, Duomi, Abbazie e Chiese con opere bellissime e preziose, ma anche antichissime tradizioni, prodotti artigianali e una gastronomia dai mille gusti e sapori.

Una tradizione gastronomica che si tramanda da generazioni è la pasta fatta in casa come i famosi gnocchi di farina la cui ricetta è giunta a me da almeno tre generazioni. 


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Qui la ricetta per cucinarli  GNOCCHI AL FORNO

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