Magazine Diario personale

Curriculum Ikea-style: un affarone…

Da Giovanecarinaedisoccupata @NonnaSo

L’idea mi è venuta stanotte (orario in cui i disoccupati, più o meno consapevolmente, impiegano le poch cellule cerebrali non ancora completamente atrofizzate o ridotte in poltiglia) mentre osservavo il soffitto colorarsi piano delle luci dell’alba, e intanto rimuginavo sulle notizie della giornata.

L’orario, con il suo silenzio di città che pigramente si risveglia, effettivamente si rivela azzeccato, perchè ad un certo punto, ripensando al post di una delle mie blogger preferite (sempre tu, Gioacchina) che parla del tizio che si è messo in vendita su Amazon per “pochi” spiccioli, mi è venuta l’illuminazione. (e non si trattava dei fari della macchina di mio cugino che usciva per andare a lavoro).

E questo è quello che ho pensato: “E va beh, ma allora io mi faccio il cv stile Ikea e non faccio neanche lo sbattimento di comporlo da me, lo lascio fare agli altri!”

Che ideona, perchè non ci ho pensato prima? In questo momento in cui è valido tutto e il contrario di tutto e quando mandi un cv nessuno ti caga perchè o sei troppo qualificato o troppo poco, o troppo originale o troppo poco, o troppo esperienziato o troppo poco, o troppo referenziato… no, sto dicendo una cazzata. Non si è mai TROPPO referenziati, e basta.

recruitment-ikea-instructions

So esattamente come sarà il mio cv Ikea, mica scherzo:

  • sarà componibile, ovviamente, come il Duplo e il Lego che tanto mi piaceva da piccola (o come una parola su Ruzzle) ma sarà anche semplice e veloce da leggere (bisogna solo trovare qualcuno che abbia voglia di farlo).
  • Comunque ci vorrà una bella varietà perché oggi i gusti son gusti e bisogna accontentare tutti eh (ma non sarà un problema, visto che abbiamo sempre chinato il capo all’arte dell’arrangiarsi e a quella di fare di necessità virtù e imparare a fare di tutto – per non essere tacciati di choosiness..)
  • e sarà colorato, coloratissimo, e vivace e gustoso (come le famigerate polpettine).
  • Con un bel nome evocativo tipo Spotorn o Haasler o magari Skruntelvaaar. (si, vai, Skruntelvaar: Scelgo te!)
  • ovviamente: con consegna domicilio gratuita, e
  • un bel buono di prova gratuita per 3 o 6 mesi e poi via, con la produzione di massa.

Mi resta solo un dubbio.

Siamo proprio sicuri che giorno d’oggi ripaghi essere differenti? Anche perché a me invece sembra proprio il contrario, come se fossimo tornati invece ai tempi della caccia alle streghe, dove se eri diverso, avevi una condanna a morte sicura….
E quanto a noi disoccupati, c’abbiamo già l’ergastolo da scontare.. ma forse, proprio per questo, non abbiamo molto da perdere ancora…


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