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Da ROBO agli Internauti Cap 10

Da Roby

Non a caso questo capitolo esce poco dopo la Pasqua (cattolica) il cui significato, ormai quasi del tutto ignorato, è quello del RINNOVAMENTO.

Non è mia intenzione approfondire questo tema per ora ma, voglio cogliere questa occasione per ampliare i concetti “portanti” degli ultimi 2 capitoli.

La difficoltà maggiore che incontriamo nel cercare di “sentire” e sviluppare la giusta consapevolezza della nostra essenza superiore è data dallo spessore delle nostre stesse credenze.

I ritmi odierni, lo stress, i problemi sociali e lo stesso ambiente ci pongono di fronte, giornalmente, a degli ostacoli apparentemente insormontabili; questi ostacoli o meglio, il nostro atteggiamento nell’affrontarli è responsabile delle stratificazioni che vanno ad aggiungersi alle credenze già radicate in noi aumentandone esponenzialmente lo “spessore”.

La domanda che ci poniamo tutti è:

- come fare per riuscire a superare i problemi di tutti i giorni e mantenere sempre un atteggiamento di gioia nonostante tutto, utile ad assottigliare questo spessore ed iniziare a vivere una vita piena e gioiosa?

Vi sembrerà banale ma, OCCORRE ROVESCIARE LA FRITTATA…

Da ROBO agli Internauti Cap 10

Occorre cioè capovolgere i nostri paradigmi.

BREVE REGOLAMENTO:

Ogni scienziato, ricercatore e maestro contemporaneo sa bene che una notevole dose di umiltà è “condicio sine qua non” per avanzare nelle proprie ricerche e questo, soprattutto, osservando gli errori del passato.

Tralasciando per ora le conoscenze superiori dei popoli antichi, non dimentichiamo che la ricerca scientifica contemporanea si è evoluta grazie alla tecnologia negli ultimi “modesti” 100 anni e la lezione che tutti gli addetti ai lavori hanno dovuto apprendere in fretta è che la realtà è molto più grande, misteriosa e complessa di qualsiasi fantasiosa teoria discussa in laboratorio.

Da ROBO agli Internauti Cap 10

Essere convinti di conoscere sempre le soluzioni o sapere per certo che dati fenomeni si spiegano con teorie già radicate e vecchie, equivale ad una chiusura ostinata, antiscientifica ed incredibilmente lontana da tutti i regolamenti adottati negli ambienti seri.

Chi siamo noi, quindi, per ostinarci a cadere vittime del quotidiano aggrappandoci alle retoriche frasi fatte del tipo: “così si è sempre fatto” e: ”la realtà è questa”…. o, ancora peggio: “se solo fosse vero il contrario a quest’ora ecc. ecc”?…..

Frasi fatte che per un po’ ci danno l’alibi di turno per metterci l’animo in pace ma poi, molto spesso, ci lasciano con un incolmabile vuoto interiore.

Se proprio non potete fare a meno delle frasi fatte provate con queste: “ per diventare una persona diversa dovete pensare in modo diverso” o: “per fare ciò che non avete mai fatto, dovete diventare ciò che non siete mai stati”.

Saranno retoriche anche queste ma almeno spingono alla riflessione.

LA RIPETIZIONE DEGLI STESSI EVENTI NELLA NOSTRA VITA È LA RISULTANTE DELLA NOSTRA IMMOBILITÀ.

L’unica certezza a livello universale è IL CAMBIAMENTO ; tutta la vita si evolve e nulla resta immobile a lungo, lo sforzo di ognuno di noi dovrebbe essere rivolto a “pilotare” questo cambiamento in base alle nostre attitudini, desideri ed aspirazioni.

La mancanza di umiltà nel linguaggio spirituale è data proprio dal non voler cambiare in meglio la nostra stessa essenza.

Essere gioiosi è un dono che facciamo a Dio oltre che a noi stessi ;

ostinarsi nella cieca staticità motivati solo e sempre da giustificazioni blande, volte a nascondere pigrizia e scetticismo crea, quasi sempre, il trionfo dell’ego.

Solo prendendo coscienza della propria natura evolutiva si dimostra saggezza.

N.B.
Sembra una contraddizione ma nel concetto appena espresso, che sposo in pieno, si nascondono delle sottili differenze che hanno dato vita a decenni di errori e alla nascita di scuole di pensiero diametralmente opposte.

Si dimostra presunzione ed egoismo in modo maggiore nel NON VOLERSI ATTIVARE per uno sviluppo spirituale (religioso e non) magari mettendo in discussione le nostre credenze anche quelle più radicate che, piuttosto, rimanere fermi sulle nostre zone di comfort cercando di convincere noi stessi e gli altri con frasi fatte (vedi sopra) e tirando fuori vari alibi che giustifichino la nostra reticenza al cambiamento.

L’IMMOBILITA’ RITARDA IL CAMBIAMENTO E CIO’ CHE RITARDA IL CAMBIAMENTO VA CONTRO LA STESSA EVOLUZIONE.

Il torto maggiore che possiamo fare a DIO è mostrare sempre la nostra infelicità ;

il torto maggiore che possiamo fare a noi stessi è mostrare sempre la nostra arroganza…

TORNANDO ALLA FRITTATA:

la difficoltà sta proprio nel convincersi che:

NON DOBBIAMO ASPETTARE GLI EVENTI PER PROVARE SENTIMENTI DI GIOIA MA, CAPIRE CHE PROVANDO SENTIMENTI DI GIOIA CREIAMO EVENTI FAVOREVOLI.

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Le cose spiacevoli che entrano nella nostra vita sono i frutti di sentimenti negativi VECCHI E RADICATI per cui ne stiamo ancora pagando le conseguenze.

Naturalmente il discorso è un po più complesso e vanno calcolate innumerevoli varianti alcune delle quali non sono alla portata della nostra coscienza; analizzare e capire tutti gli eventi che ci capitano nella vita (compresi gli incidenti e le fatalità) è un compito superiore alle nostre umane possibilità ma….. le stesse umane possibilità sono enormemente più vaste di quello che ci ostiniamo a credere e i confini delle nostre certezze o credenze possono essere molto più relativi di ciò che pensiamo.

Credere quindi alla “frittata capovolta” detta sopra è un primo passo verso il raggiungimento di ciò che ci meritiamo.

“Chiedete e vi sarà dato”, “bussate e vi sarà aperto”; vi ricorda qualcosa?…

Con la costante applicazione di valide discipline si riesce ad imboccare il percorso giusto ma, non pretendo di indicare questa come l’unica strada da seguire e non ho mai detto che sia facile anche perché di inganni e di trappole ce ne sono molte e il nostro cervello tende a spiegare cose che ancora non conosce con associazioni rassicuranti tratte spesso dalle nostre stesse paure o fobie.

Affidarci, per questo motivo, a percorsi testati o a strade devozionali ci aiuta a superare i momenti oscuri della nostra anima.

Voglio rassicurare comunque che iniziare anche con l’incuriosirsi verso certe tematiche o anche solo parlarne è un ottimo esercizio di riscaldamento.

VEDI CAP. 9:

Tornando al capitolo precedente sull’esempio dell’imbuto e dell’otre (schema A e B), va chiarito ancora il fatto che mentre la mente inconscia non possiede la capacità di raziocinio e prende tutto alla lettera (sia immagini che desideri o paure), la mente conscia solo razionale non possiede invece la capacità di memoria nè quella di emozione ma, per motivi ancora ignoti, essa presiede a tutte le nostre funzioni impedendo molto spesso all’otre di dire la sua.

E’ come se alla guida di un treno merci con 500 vagoni ci fosse un bambino di 4 anni chiuso a chiave nella cabina di comando e con pochissima cognizione di causa… Il dilemma è che i vagoni hanno bisogno di una guida mentre il guidatore non può uscire dalla cabina, non conosce il carico (potenzialità), la posizione nè la stazza del treno.
I segnali esterni sono la sua unica via da seguire.

L’inganno della buona fede non è altro che la mente razionale che ci fa credere di sentire o credere di provare gioia mentre, molto spesso, non la proviamo affatto e questo circolo chiuso (vedi schema A cap. 9) non produce che risultati casuali e/o lontani dalle nostre aspettative.

Troppo facile detto così?…….. Se volete torno ai miei modi macchinosi e complessi….. scherzi a parte mi rendo conto che ne avete piene le scatole di chi vi
dice le stesse cose e vi ripete le stesse belle frasi come un disco rotto.

La mia presunzione mi spinge però ad incoraggiarvi perché vi assicuro che il percorso è molto più dolce di quello che pensate, solo che forse nessuno vi ha mai mostrato le istruzioni o no?…

Non disperate, la ricerca richiede impegno e dedizione e se intanto voleste attivarvi a scegliere qualche disciplina che a prima vista risulta in sintonia con il vostro modo di essere, sarò felice di aiutarvi nel percorso condividendo emozioni e risultati.

Da ROBO agli Internauti Cap 10

Spero che ora non me vogliate se mi permetto di darvi un piccolo consiglio; sappiamo bene che il web è stracolmo di facili trappole e informazioni superficiali che hanno l’unico scopo di spillarvi qualche soldo promettendo chissà cosa, per non parlare poi dei tanti falsi o improvvisati guru che solo per aver letto 2-3 libri o frequentato un corso con line si professano maestri pretendendo di insegnare la giusta via.

Le mie “referenze” le trovate scritte nel Cap. 4 (su di me) ma non pretendo che crediate a tutto ciò che dico, altrimenti non ci sarebbe dibattito… vi invito invece a documentarvi e ad approfondire le teorie che vi hanno colpito maggiormente perché certe frequenze risuonano nelle menti di chi è pronto ad ascoltarle e questo è il segnale verso cui occorre rimanere sempre vigili.

- RIFLESSIONI:

1) La ricerca in rete ci sta facendo ingrassare tutti e a furia di navigare stiamo cadendo nella trappola del criceto; ovvero, corriamo e scartiamo tutto ciò che ci appare inutile e poi corriamo ancora per cercare e scartare, poi se ci imbattiamo in qualcosa di valido allora magari salviamo il file o ne apprezziamo il contenuto e poi?… Corriamo e scartiamo di nuovo…

RAGAZZI SVEGLIAMOCI TUTTI E DIAMOCI DA FARE se vogliamo ottenere risultati altrimenti saranno tutte belle parole trite e ritrite.

2) L’unica realtà che acquista valore per noi è quella che produce dei risultati in termini di vita pratica ma, certi cambiamenti non avvengono da soli; una giusta dose di reverenza umiltà e spirito di ricerca sono necessari per incamminarci nel percorso ottimale .

Nel prossimo capitolo parleremo ancora delle connessioni neurali attivate in seguito alle esperienze sia materiali che puramente immaginate, concentrandoci sulle seconde e di come queste, se provocano emozioni molto forti, possono attivare ALL’ISTANTE i nuovi “allacci” a cui tutti aspiriamo.

A presto. ROBO.


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