Magazine Maternità

Di asili, ansie ed Attilini.

Da Mafalda1980 @mafalda1980

In questi giorni latito.
Con il blog e anche un po' con la mente.
Avevo in animo di scrivere un bel post a proposito di Attila, di quando si sia evoluto il suo "rapporto" con Elisa mano a mano che cresce, delle sue gelosie nei miei confronti manifestate con simpatici attacchi alle gambe e amorosissimi ronfatesta notturni...
E invece nisba.
E' che c'è una bimba che gira per casa che, da una settimana a questa parte, mi dorme appiccicata. Non vicina, proprio appiccicata.
Non c'è verso di farla dormire nel suo letto.
Io ho un sacco di pensieri per la testa, sono preoccupata per il mio lavoro (oh, prima o poi ricomincerò a lavorare, almeno spero) e anche per quello di Ettore, per la salute dei miei, per l'asilo della Purulla...
E a tutto questo -nulla di irreparabile, per carità- si aggiunge il dormire in non più di trenta centimetri di materasso.
Meno male che non sono più grassa, mi vien da dire.
Forse il lettino è diventato troppo piccolo, d'altronde costei a quaranta giorni ha preteso di essere spostata dalla culla al suddetto lettino, e guai a fasciarla o a coprirla o a "contenerla", come dicevano le puericultrici.
Lei spazia.
Col corpo e con la mente.
Lei ama. Si espande (e fa espandere il cuore altrui).
Abbraccia e prende per mano chiunque le capiti a tiro.
Appena le ho parlato di asilo, si è messa a saltellare.
Non vede l'ora. Chissà che idea si è fatta, del concetto di asilo: spero che non rimarrà delusa, quando sarà il momento di andarci.
Per non rischiare di restare fuori dalle graduatorie (cosa praticamente certa, visto che è necessario che vada in un asilo di Vicenza e noi non abitiamo nel comune di Vicenza) ci stiamo orientando su uno privato.
Questa faccenda dell'asilo mi ha creato più ansie di quanto mi aspettassi, ansie che si sono risolte questa mattina, quando ho visitato una struttura che mi è piaciuta moltissimo.
Ci sono andata appositamente in orario scolastico, e la responsabile mi ha portata in giro per le classi, così ho visto maestre coccolare i bimbi, bimbi felici, un ambiente accogliente (e nessuna truculenta statua di San Sebastiano).
Adesso so dove la nostra bimba passerà le sue giornate tra qualche mese.
In fondo non era poi un problema così da nulla, avevo le mie ragioni ad essere in ansia, no?
Scusate il posto molto sconclusionato, ma mi ha fatto bene.

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