Ho conosciuto Frida Kahlo qualche anno fa, grazie allo splendido film con protagonista Salma Hayek. Ve lo straconsiglio anche se, a mio avviso, conviene avere una buona scorta di fazzoletti!!! Di questa pittrice messicana mi hanno colpito innanzitutto lo spirito ribelle e la grande forza vitale nel superare una serie incredibile di difficoltà, come l’incidente che l’ha costretta a dover subire una sfilza di dolorose operazioni o la travagliata relazione con Diego Rivera.
Quando ho saputo che sarebbe stata ospite della mia città, con una mostra a lei dedicata, non stavo più nella pelle all’idea di poter vedere da vicino alcune delle sue opere!
Mi sono presentata a Palazzo Ducale, sede dell’evento, con il cuore in festa. Ho fatto i gradini di corsa, pronta a tuffarmi nel magico mondo colorato tutto cactus, sangue, fiori, animali, ritratti e scheletrini dai sorrisi sgangherati in grado di far impallidire Tim Burton…e cosa scopro? Che la mostra è terminata il giorno prima.
Avete presente l’urlo di Munch? Beh, la mia faccia più o meno era quella. Ho avuto S-E-I mesi per visitare la mostra, e mi presento in ritardo di 1 giorno.
Io comunque ero motivaterrima a incontrare Frida. L’idea di tornare a casa a bocca asciutta proprio non mi andava giù.
Così mi sono diretta alla libreria più vicina, ho raccolto tutti i libri che la riguardano, illustrati e non, e mi sono poltronizzata, mimetizzandomi con la seduta modalità camaleonte, rendendomi invisibile ai frequentatori e ai commessi per affrontare in tutta pace il mio viaggio tra Messico e nuvole. Così è iniziato il mio pomeriggio messicano. Beh, non è stato proprio come aver visto la mostra… però è stata comunque un’avventura fantastica
Anche perchè viaggiare con la fantasia è davvero un bel modo per evadere un po’, non trovate? Economico, si può fare in qualunque momento e luogo, persino un’affolatissima libreria!Il messaggio che straripa dalle opere di Frida, nonostante le tante sofferenze, è un vero inno alla vita, vissuta con enfasi, nella gioia quanto nei dispiaceri ed evocato dai colori schietti e profondi della terra del Messico.
Tempo fa ne avevo già parlato qui sulla Balenina, con un libro dedicato ai più piccoli
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Dopo aver viaggiato nei colori del Messico, tornata a casa mi è venuta voglia di provare un piatto tex mex: il burrito.
Solitamente il burrito è composto da una tortilla di mais ripiena di carne. Negli USA il ripieno include anche altri ingredienti come riso, lattuga, pomodori, guacamole e formaggio quindi lo spessore della tortilla aumenta considerevolmente.
Io ho pensato di veganizzare questa ricetta, proponendovi un ripieno di fagioli speziati in perfetto stile tex mex, verdure fresche e salsa guacamole. Che ve ne pare?
(NB: Per la salsa guacamole ho utilizzato una ricetta presa dal blog giallozafferano, solo ho usato il limone al posto del lime e della polpa di pomodoro anzichè il pomodoro fresco, visto che in questa stagione non se ne trovano ancora…col pomodoro fresco sarà tutta un’altra cosa!)
Per realizzare le tortillas in realtà ci ho messo quasi una settimana di tentativi… perchè mi risultavano troppo spesse oppure mi si rompevano nel piegarle… leggendo in internet ho visto che alcuni usano una speciale pressa, che io non ho. A proposito ho trovato però un valido trucchetto sul blog di Teresa, che ha utilizzato una grande pentola al posto della pressa, e devo dire che ha funzionato. In alternativa se siete brave col mattarello, potete provare a stendere l’impasto posizionandolo tra due fogli di carta da forno, come viene spiegato qui.
C’è chi utilizza normale farina di frumento per fare le tortillas, io ho voluto usare la masa harina, ovvero farina di mais bianco, come nella ricetta originale. La si può trovare nei negozietti etnici. La mia arriva dal Salvador, grazie a due care amiche Roxana Matilde e Mirna, che me ne hanno portato un pacchetto.
La masa harina non contiene glutine, risulta quindi un impasto piuttosto delicato da maneggiare, ma con un po’ di esperienza riuscirete a ottenere un risultato soddisfacente. E sono davvero buonissime, anche mangiate così, come accompagnamento al posto del pane.
INGREDIENTI
(per 2 tortillas di circa 15 cm di diametro):
100 gr masa harina (farina di mais bianco);
150 ml acqua;
1 pizzico di sale integrale bio;
(per il ripieno di 2 tortillas):
200 gr fagioli borlotti secchi bio;
1 foglia di alloro bio;
2 cipolle rosse bio;
1 carota bio;
2 foglie di lattuga bio;
50 gr mais dolce bio;
(per il mix di spezie tex mex):
1 cucchiaino paprika bio;
1 cucchiaino semi di cumino bio;
1/2 cucchiaino pepe nero bio;
1/2 cucchiaino semi di sedano bio;
1/2 cucchiaino coriandolo bio;
1 chiodo di garofano bio;
1 pizzico di sale integrale bio;
(per la salsa guacamole di accompagnamento):
1 avocado maturo bio ed equo;
1/2 spicchio d’aglio bio;
1/2 cucchiaino cumino;
1 cucchiaino peperoncino bio;
1/2 cipolla rossa bio;
il succo di 1/2 limone bio;
100 gr polpa di pomodoro bio;
sale integrale bio q.b.;
olio extra vergine d’oliva q.b;
Per preparare le tortillas ho mischiato la farina con l’acqua, in cui avevo disciolto il sale. Si ottiene così un impasto compatto, che ho diviso formando due palline. Ho adagiato una delle due palline su un foglio di carta forno, poi ricoperta con un altro foglio di carta forno, e infine ho messo sopra una pentolona voluminosa (tipo quella di Gargamella per il succo di puffragole, avete presente?!). Sono salita sulla pentola, pressando fino a ottenere una tortillas sottile. Stessa cosa con l’altra pallina.
Nel frattempo avevo messo a scaldare una padella (se avete quella da piadina tanto meglio!) e aiutandomi con la carta forno ho spiattellato la tortillas sul fondo, girandola dopo qualche minuto.
Ho messo in ammollo i fagioli per una notte. Il giorno dopo li ho cotti in acqua, con 1 fogliolina di alloro.
Una volta pronti li ho scolati e messi in padella con le cipolle tagliate finemente, 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, il sale e il mix di spezie tex mex. Ho coperto e lasciato cuocere a fiamma bassa per qualche minuto, aggiungendo un po’ d’acqua, finchè la cipolla si è dorata e ammorbidita.
A parte ho steso una foglia di lattuga sopra le tortillas. Ho aggiunto la carota taglata a filettini, il mais e la salsa guacamole, poi i fagioli.
Ho chiuso le tortillas aiutandomi con un tovagiolo, visto che il ripieno andava da tutte le parti!