Ricercatori americani hanno individuato i marcatori biologici di questa complicanza, una patologia che coinvolge il 5% delle donne in gravidanza e che può rivelarsi mortale.
Il dottor Alex Soffici dell’Ospedale Santa Barbara Cottage, il professor Patrick Daugherty, vice-presidente del dipartimento di ingegneria chimica alla University of California, e Serra Elliott, ricercatore alla Uiversity of California insieme al loro team di ricercatori sono riusciti a identificare i marcatori biologici della malattia: una informazione che potrebbe essere fondamentale per la realizzazione di un test capace di diagnosticare la preeclampsia (o gestosi) in tempi rapidi.
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Per raggiungere questo risultato sono stati raccolti e analizzati per un periodo di due anni campioni di sangue da donne in gravidanza. Una parte delle donne portava avanti una gravidanza senza complicazioni mentre all’altra parte di donne era stata diagnosticata la preeclampsia. Grazie alle analisi sono stati individuati alcuni anticorpi che erano presenti soltanto nei soggetti con preeclampsia, assenti quindi nelle donne con gravidanze regolari.
Sono stati poi individuati dei reagenti biochimici che sono in grado di catturare i marcatori biologici della malattia. Grazie a questi reagenti sarà possibile mettere a punto un test diagnostico che potrebbe rappresentare un grande passo avanti nella diagnosi precoce della preeclampsia.
Fonte immagine: MestreechCity – Flickr.com