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Diario di bordo: puntata 8. Il dovere del silenzio e quello della parola.

Creato il 31 gennaio 2014 da Francescodeluca

Oggi 31 gennaio è una data molto triste. Sono morte due persone a Follonica, forse a causa dell’alluvione.  In momenti del genere si può solo rimanere in silenzio davanti a un dolore che non si può rappresentare; ma è invece dovere politico interrogarci davanti alle cause di questi disastri per capire se si potevano evitare, se ci sono responsabilità , se questa bancarotta di stato e regioni potrà prescindere dalla manutenzione delle nostre strade e dalla loro messa in sicurezza.  Ho visto in questi giorni su facebook e sui social circolare molte foto, postate da fotografi improvvisati, che rappresentavano uno scenario apocalittico. Ho visto una comunità solidale, che preoccupata dell’evento, cercava di dare informazioni ai cittadini sui livelli di piena dei nostri fiumi e fiumiciattoli.  Ho visto anche una comunità che si stringeva nel dolore di questa immane tragedia. Insomma,  vedendo le foto della vecchia Aurelia completamente allagata, nonostante le casse di espansione da poco realizzate, ho pensato all’insensatezza di un tracciato autostradale sulla nuova Aurelia senza la messa in sicurezza di un tracciato alternativo.  Ho pensato, addirittura, per macabra associazione,  ai morti sulla vecchia Aurelia di quando ero ragazzo e alla paura che i miei genitori e nonni mi hanno sempre inculcato per quella maledetta strada.

Ho pensato, però, che questa comunità potrà rivoltarsi a queste imposizioni irragionevoli e saprà recuperare il dialogo con la Regione Toscana, ad esempio.  E ce la farà di sicuro, se resterà unita.  Come  ha dimostrato in questi giorni di grande dolore.



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