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Distanza di sicurezza

Da Lanterna
Questo weekend è stato all'insegna delle amicizie e delle preferenze di noi come singoli e non come coppia.
Io sabato pomeriggio sono stata al mio corso di trucco, poi ho fatto una piccola esibizione in piazza con le mie ragazze (e qui Luca mi ha raggiunta per fare la parte di percussioni) e infine sono andata da sola a Milano per lo spettacolo / saggio di corso di teatro della mia maestra di danza, che ha scoperto una passione per la recitazione. Luca invece è rimasto in piazza e ha suonato per le improvvisazioni delle mie ragazze e di altre danzatrici, mentre i bambini si facevano coccolare dalle mie amiche.
Domenica poi io avevo un impegno nel pomeriggio, già fissato da settimane. Allora Luca ha colto la palla al balzo per andare a trovare suo fratello, insieme ai bambini: era una bella giornata e si era dato appuntamento anche con un cugino/amico. Io ho fatto quello che dovevo, con le mie amiche, e poi siamo andate allo spettacolo di fine anno di Metiss'Art, la scuola dove insegna la mia maestra di danza.
È stata una bella serata, anche se siamo tornate tardissimo. E anche per Luca e i bambini è stato bello passare una giornata esattamente come la volevano.
Il buffo è che in macchina, andando allo spettacolo, si parlava del fatto che alcune coppie non si separano mai, neanche per una serata o un pomeriggio. E io questa cosa la capisco e non la capisco.
Capisco che il tempo libero è poco e che ti fa piacere passarlo con la persona che ami. Capisco anche che i soldi sono pochi e che, se devo fare una vacanza, la faccio con tutta la mia famiglia.
Però capisco anche che ci sono cose che sono solo mie, e a cui Luca parteciperebbe solo per farmi piacere. Per esempio, a Lucca Comics sono stata ben contenta di essere con una persona appassionata di fumetti, che poteva guidarmi e che sapeva come muoversi. Oppure al convegno di Autunnonero: il secondo giorno Luca è venuto con me, ma giusto perché è una persona curiosa che non si nega niente, non ci sguazzava come me e l'altra ragazza che era con noi.
Per me è la stessa cosa con le manifestazioni di bonsai: spesso ci vado perché, per carità, sono pur sempre cose belle e c'è sempre qualche spunto interessante dalle attività collaterali (conferenze sulla cultura giapponese, laboratori di origami o simili, ecc.), ma se potessi sceglierei altro.
Se qualcuno mi invitasse al mare in un weekend in cui Luca deve lavorare, probabilmente andrei. Se qualcuno gli offrisse un'occasione a cui io non posso partecipare, lo inciterei ad andare. Anche perché, quando si torna, i figli per qualche ora smettono di essere anche un peso e diventano solo gioia. I lavori domestici restano sempre lì, ma intanto ti sei ricaricata/o. Per un breve periodo, rompi con il circolo vizioso di sempre e puoi dare il meglio di te.

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