Terremoto in Giappone
Ildisturbo post-traumatico da stress insorge in seguito ad un evento traumatico di forte impatto emotivo.Chi è colpito da tale disturbo rivive persistentemente l’evento traumatico attraverso sogni spiacevoli, incubi, flashback, o attraverso l’esposizione a fattori esterni che hanno attinenza o somiglianza all’evento traumatico.I criteri diagnostici per il Disturbo Post-traumatico da stress secondo il DSM-IV-TR sono i seguenti:
- La persona è stata esposta ad un evento traumatico nel quale erano presenti entrambe le caratteristiche seguenti:
- la persona ha vissuto, ha assistito o si è confrontata con un evento o con eventi che hanno implicato morte, o minaccia di morte, o gravi lesioni, o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri
- la risposta della persona comprendeva paura intensa, sentimenti di impotenza, o di orrore. Nota: Nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato o agitato.
- L’evento traumatico viene rivissuto persistentemente in uno (o più) dei seguenti modi:
- ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell’evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni. Nota: Nei bambini piccoli si possono manifestare giochi ripetitivi in cui vengono espressi temi o aspetti riguardanti il trauma
- sogni spiacevoli ricorrenti dell’evento. Nota: Nei bambini possono essere presenti sogni spaventosi senza un contenuto riconoscibile
- agire o sentire come se l’evento traumatico si stesse ripresentando (ciò include sensazioni di rivivere l’esperienza, illusioni, allucinazioni, ed episodi dissociativi di flashback, compresi quelli che si manifestano al risveglio o in stato di intossicazione). Nota: Nei bambini piccoli possono manifestarsi rappresentazioni ripetitive specifiche del trauma
- disagio psicologico intenso all’esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico
- reattività fisiologica o esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico.
- Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma e attenuazione della reattività generale (non presenti prima del trauma), come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:
- sforzi per evitare pensieri, sensazioni o conversazioni associate con il trauma
- sforzi per evitare attività, luoghi o persone che evocano ricordi del trauma
- incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma
- riduzione marcata dell’interesse o della partecipazione ad attività significative
- sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri
- affettività ridotta (per es., incapacità di provare sentimenti di amore)
- sentimenti di diminuzione delle prospettive future (per es. aspettarsi di non poter avere una carriera, un matrimonio o dei figli o una normale durata della vita).
- Sintomi persistenti di aumentato arousal (non presenti prima del trauma), come indicato da almeno due dei seguenti elementi:
- difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno
- irritabilità o scoppi di collera
- difficoltà a concentrarsi
- ipervigilanza
- esagerate risposte di allarme.
- La durata del disturbo (sintomi ai Criteri B, C e D) è superiore a 1 mese.
- Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.
- Acuto: la durata dei sintomi è inferiore a 3 mesi
- Cronico: la durata dei sintomi è 3 mesi o più.
Gli eventi che possono causare un DPTS comprendono:
· Guerre· Stupri· Disastri naturali· Rapimenti· Aggressioni fisiche· Procedure mediche (specialmente nei bambini)· L’improvvisa morte di una persona cara· Incidenti stradali · Abusi sessuali· Attacchi terroristici· Attacchi o rivolte di massa· Scene di violenza· Omicidi e ferimenti
I soggetti con Disturbo Post Traumatico da Stress spesso reagiscono al trauma o attraverso un aumento delle reazioni di allarme e di controllo della realtà, o attraverso un apparente “spegnimento” del meccanismo di percezione degli stimoli di pericolo e delle emozioni in genere.
Gli individui con DPTS descrivono spesso dolorosi sentimenti di colpa per il fatto di essere sopravvissuti a differenza degli altri o per ciò che hanno dovuto fare per sopravvivere, spesso hanno anche la convinzione di aver fatto qualcosa di sbagliato che ha contribuito a produrre la disgrazia. Tali convinzioni sono alla base dell’insorgenza di sensi di colpa, depressione, disadattamento e sfiducia nei confronti di sé.Affinchè il trattamento dei soggetti con DPTS sia efficace è fondamentale la creazione di un’alleanza terapeutica solida e sicura tra terapeuta e paziente. La negoziazione della fiducia è il primo compito della terapia. Solo dopo aver creato un’alleanza di lavoro è possibile procedere alla riduzione dei sintomi, all’analisi e modificazione delle difese nei confronti delle percezioni di sé dolorose e alla guarigione o all’integrazione delle ferite del sé.
Bibliografia:American Psychiatric Association (2000). DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana, Masson, Milano.
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