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Donadi e Formisano mollano l'IDV. Opportunismo pre-elettorale?

Creato il 08 novembre 2012 da Strippi
Donadi e Formisano mollano l'IDV. Opportunismo pre-elettorale?                                                                                Foto tratta da repubblica.it
Partiamo dal fatto in sè.
Massimo Donadi e Nello Formisano, esponenti dell'Idv hanno comunicato la loro fuoriuscita dal partito a causa di numerose divergenze con il fondatore e capo Antonio di Pietro.
Chiarisco subito il mio pensiero.
E' un infamata e una becera manovra salva-poltrona
Non perchè non si possa mollare Di Pietro, anzi, ma per le presunte motivazioni che hanno accompagnato il gesto.
I due non possono tollerare gli "attacchi sconsiderati" al presidente della Repubblica Napolitano (a cui hanno chiesto un incontro per inginocchiarsi penitentemente).
Legittimo come pensiero se non fosse che i primi attacchi verso il presidente da parte di Tonino risalgano addirittura al 2009 e non fossero quisquiglie (lo accusò di silenzio mafioso prima e ne chiese l'impeachmente poi). Tre anni per accorgersi che, loro, a Napolitano vogliono bene? Mah.
Accusano inoltre il partito di ondeggiare, in riferimento all'apertura dell'ex magistrato nei confronti di Grillo. Dimenticando però che è sempre stata una caratteristica dell'Idv quella di appoggiare più le leggi che i partiti, visto che nella sua breve storia si è schierata al fianco delle più svariate formazioni politiche (dalla Lega all'estrema sinistra, passando per il Pd).
Allora il problema è l'ondeggiamento o il mal di Grillo mare?
Sarò cattivo ma la dichiarazione secondo cui i due eroi vogliano formare un loro partito vicino al centrosinistra mi sa di inciucio elettorale.
L'Idv è in crisi e ci sono buone possibilità che non riesca a superare la soglia di sbarramento alle prossime elezioni, quindi è meglio per alcuni presunti politici mollare la barca che affonda e rifarsi una verginità politica in seno al Partito Democratico, principale candidato alla vittoria elettorale e quindi pieno di possibili poltrone da smistare.
Tonino ha sbagliato e molto.
Non è stato in grado di scegliersi con cura gli uomini che lo circondavano, a basato tutto il suo manifesto politico su una feroce opposizione, non dando mai la percezione di un partito costruttivo.
Ha basato tutto il partito sulla sua leadership, con pochissime eccezioni, e ora che è sotto la lente dello scandalo non riesce a smarcarsi.
Votato principalmente per la sua ferma opposizione a Berlusconi, quando il pericolo naneiforme è scemato, ha preso alcune posizioni in netto contrasto con parte della base che lo aveva sostenuto.
(Permettetemi di dire che questa era una facile profezia visto che è sempre stato a sinistra, votato da elettori più o meno di sinistra, ma lui è sempre stato un liberale di centrodestra, quello malformato italiano)
Quindi non è assurod schierarsi contro l'ex eroe di Mani Pulite, ma sarebbe stato più dignitoso farlo dicendo la verità.
Che loro vogliono stare al governo.
Non ci sarebbe stato niente di male (nei giorni scorsi questo tipo di discorso l'ha fatto una parte della sinistra extraparlamentare guidata da Diliberto) e avrebbero guadagnato qualche punto in stima e considerazione.
Scommettiamo che a Maggio 2013 almeno uno dei due siederà in Parlamento?
Comunque la pensiate arrivederci da Brain on Air

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