12 giugno 2014 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos •
Il consiglio di Marta PirolaSummary:
Rompicapo a New York: le avventure di Xavier dall’Appartamento Spagnolo alla Grande Mela via Parigi, Londra e San Pietroburgo
Chi non ha mai pensato, alla fine di un bel film: “Ma adesso cosa succederà ai personaggi?”. Chi non si è mai interrogato sui destini cui sarebbero andati incontro i propri eroi e le proprie eroine dopo l’odiosa scritta The End?
Probabilmente nessuno.
La maggior parte degli spettatori, per curiosità o affetto, non vorrebbe mai smettere di seguire le avventure e sventure dei propri idoli (uno dei principali motivi, tra l’altro, del successo planetario delle serie tv) e spesso si rassegna alla fine delle vicende narrate con rammarico.
In qualche fortunato caso, però, può accadere un avvenimento inusuale che porta all’inaspettata continuazione di una storia anni e anni dopo i titoli di coda: cioè quando un regista si affeziona talmente ai suoi personaggi da non poter fare a meno di dare un seguito ai loro percorsi di vita.
Cédric Klapisch, regista de L’Appartamento Spagnolo e di Bambole Russe, con Rompicapo a New York dimostra decisamente di far parte della categoria di direttori appena descritta e, con il suo ultimo film, si avvicina alla vita di Xavier (Romain Duris) all’alba dei quarant’anni.
Studente ventenne in Erasmus a Barcellona nell’Appartamento Spagnolo (2002) e scrittore/ghostwriter trentenne alle prese con pene d’amore a San Pietroburgo in Bambole Russe (2005), in Rompicapo a New York Xavier è un quarantenne sbarcato nella Grande Mela per stare vicino ai figli avuti dalla ex moglie. La sua vita oltreoceano, però, si rivela decisamente complicata: gli viene chiesto di diventare il padre naturale del figlio di una coppia di amiche omosessuali, sposa una donna cinese per ottenere la cittadinanza americana, ospita la sua vecchia fiamma, Martine (Audrey Tatou) e alloggia nel caos coloratissimo di Chinatown.
Con questo terzo episodio, quindi, Klapisch non mette solo in scena le responsabilità da adulto di Xavier, ma un intero mondo in cambiamento ed evoluzione, fatto anche di immigrati, lavoro in nero, famiglie gay, ricco nella sua varietà. La sola cosa a restare più o meno immutata, oltre al protagonista, è il resto del cast: una piccola compagine formata (oltre dai già citati Duris e Tatou) da Cécile de France e Kelly Reilly e che, film dopo film, fa crescere i propri personaggi come i componenti di una vera famiglia.
Il lieto fine, in Rompicapo a New York, con ogni probabilità è dietro l’angolo (o dietro la vetrata di un grattacielo), ma, nel caso non ci fosse, basterà pazientare qualche altro anno per vedere cosa la vita avrà riservato a Xavier. Chissà se lo ritroveremo cinquantenne. E chissà quale città Klapisch vorrà omaggiare la prossima volta… Per il momento ci faremo bastare le peripezie dei quarant’anni e la bellissima New York!
Rompicapo a New York uscirà nelle sale italiane il 12 giugno distribuito da Academy Two. Avete ancora qualche giorno per fare un ripasso delle puntate precedenti…
di Marta Pirola per OggialCinema.net
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