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Due passi in avanti ed uno indietro

Creato il 29 maggio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Per tutti i tifosi losangelini i verdetti stagionali hanno portato in dote due notizie: una positiva, l’altra decisamente meno.
Quella buona è che attraverso la chiacchierata trade che ha coinvolto CP3 (dirottato a L.A. nella sponda povera dei Clippers)  gli appassionati di basket di Los Angeles hanno potuto “fare pace” con i Clippers, ritenuta una delle peggiori franchigie dell’NBA.
E’ stato a dir poco suggestivo vedere lo Staples Center tinto di rosso in una gara di post season, e le tante celebrità accorse a “nobilitare” l’evento forniscono un’idea chiara sulla ritrovata popolarità dei Clippers.

La notizia negativa è senza dubbio rappresentata dall’eliminazione dei Lakers per mezzo dei lanciatissimi Oklahoma City Thunders, un evento che in città forse tutti pronosticavano e che è divenuto subito una tragica realtà.
Va detto che anche i Clippers hanno salutato i playoffs per mano dei San Antonio Spurs, ma in tal caso l’eliminazione, più che riecheggiare come una disfatta preambolo di grandi cambiamenti, ha il sapore di un passo in avanti importantissimo.

I Clippers hanno fissato i propri punti di riferimento: Chris Paul in cabina di regia, Blake Griffin sotto le plance ed un supporting cast piuttosto affidabile anche ad alto livello.

Ma guai a pensare che la stagione dei rossoblu sia stata tutta rosa e fiori, anzi gli infortuni hanno scritto il destino dei Clips, ed annichilito ogni possibilità di vittoria.
Il primo e più importante è stato quello occorso a Chauncey Billups, l’elemento di esperienza e talento ideale a rafforzare la lineup. La rottura del tendine d’achille di Mister Big Shot ha reso i Clippers inconcludenti quando la spicchia scotta e nei momenti chiave Paul più di una volta si è trovato in difficoltà dovendo fare tutto da solo.
Neanche la trade che ha riportato a casa Nick Young ha colmato interamente il vuoto tecnico lasciato dal playmaker ex Knicks. E per giunta nella semifinale contro gli Spurs Cp3 e Blake Griffin hanno pure dovuto stringere i denti causa acciacchi vari che limitato il rendimento.
Se a questo aggiungiamo poi anche l’infortunio di Caron Butler (rottura della mano), non si può non pensare a quanto gli incidenti fisici siano pesati eccome sulle ambizioni di una squadra giovane e gagliarda.

Per il futuro si segnala un interessante Eric Bledsoe (anche lui fermo ai box per lungo tempo) che tornerà molto utile l’anno prossimo, mentre il funambolico Blake Griffin è atteso ad uno step evolutivo del proprio gioco, implementando altre soluzioni al tiro differenti rispetto al solito volo oltre il ferro.
A differenza quindi dei giallo-viola, attesi da interventi sostanziali, i Clippers possono congedarsi dalla stagione con qualche rammarico ma con la soddisfazione di aver avviato un progetto che con pazienza e senza troppi proclami, li porterà molto in alto, molto in fretta.


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