Dopo 10 anni (e qualche mese), da venerdì, mi sono riappropriato di un altro pezzo di libertà: quella delle due ruote. Era il 2003 e precisamente il giorno di pasquetta, quando un feroce attacco di spondiloartrite psoriasica (patologia con cui convivevo già da lunghi anni) mi costrinse alla quasi totale immobilità e all'assurda convivenza con il dolore (cronico e permanente), oltre che alla deformazione articolare.
E' durato fino all'ottobre 2008 quando grazie alla ricerca scientifica e ai farmaci biologici di ultima generazione ho ripreso ad assaporare la libertà e il movimento, lentamente, molto lentamente e senza più un filo di cartilagini. Un percorso di recupero che non ha fine, perché lei, (la spondiloartrite psoriasica), non ti lascia, mai, resta la tua compagna fedele, per tutta la vita. Ti tocca amarla, per tenerla buona, affinché non ti violenti, ancora una volta, magari mettendoti ko, definitivamente. Tocca fargli anche le coccole, almeno ogni due mesi, con una lunga sfilza di esami, test e code, tra ASL e specialisti. E così la vita si trasforma in cura, terapia, a vita, per riappropriarti della vita. Dopo 10 anni restano i danni, permanenti, alle articolazioni e una buona dose di dolore articolare, cronico e invalidante, a cui però non mi arrendo!
Oggi ricomincio così, con una pieghevole Lombardo da 20′ per scorrazzare in città e dintorni, per lasciare l'auto, evitare i parcheggi a pagamento (quelli liberi non esistono più) e le multe del caporale di turno impettito come un colonnello, per aver superato di solo tre minuti il tempo del ticket, nel mentre sono in coda in ospedale.
Il tempo di recuperare il tono muscolare e rafforzare piedi, caviglie, ginocchia, ischi e bacino (almeno spero), per poi passare a una due ruote per scorrazzare dalle colline al mare, e viceversa, come un tempo. Almeno spero e lavoro per.
Intanto mi accolgono gli amici di #Salvaciclisti di Monopoli e questa sera sono con loro a. Poi vediamo un po' se si riesce a fare un gruppo di #Salvaciclisti a Fasano e magari per il prossimo anno anche uno Sbarco, sempre a Fasano, ma questa volta non di "bionde".