Magazine Cucina

...e adesso pizza!...

Da Sississima
Dopo gli ultimi disastri successi in Italia cerchiamo di andare avanti...diversamente non si può fare...e continuo a parlare di cucina e ricette...
Ringrazio Suzy del blog susyskitchen per avermi donato questo premio:
...e adesso pizza!...questo premio mi era già stato donato lo trovate qui da Paolo del blog scacciaestrudel e Vale del blog lapozionesegretaqualche giorno fa, quindi trovate qui le 7 ricette dolci che mi hanno cambiato la vita e il premio da me girato ad altrettanti  10 bloggers....e adesso pizza!...

Ieri pomeriggio sono andata al seminario tenuto al Centro di Formazione Professionale Alberghiero Castelfusano, l'argomento trattava di “Cibi e Salute”: grano monococco  applicazioni e benefici.Il grano monococco è la specie geneticamente più semplice e antica di grano coltivato. Reperto archeologici risalenti a 23.000 anni fa a sud del lago Tiberiade (Mar di Galilea) dimostrano che una piccola comunità di uomini dediti alla raccolta di vegetali e alla caccia si cibava di una forma primitiva di grano monococco.Alla fine del 900 a.c. il grano monococco venne abbandonato, lasciando il posto a cereali più redditizi: prima il farro e poi grano tenero e duro. Causa di questo declino fu la ridotta produttività (circa 2 tonnellate per area), rispetto a quella dei frumenti coltivati (circa 4-6 tonnellate per area).Questo antichissimo cereale merita di essere riportato in coltura, dopo 3.000 anni di abbandono, sia, perchè le tecniche colturali a basso impatto ambientale ne fanno un vero cereale biologico, che per le caratteristiche quantitative uniche del pane, della pasta e dei prodotti da forno che si ottengono dalle sue farine.Le varietà di frumento monococco hanno mostrato un contenuto proteico più alto del grano tenero (circa 20%) insieme ad un alto contenuto di lipidi insaturi. Oltre a contenere amido solubile altamente digeribile, le farine sono caratterizzati da elevati contenuti di zinco e ferro,  in quantità 1,5-2 volte superiori a quelle normalmente riscontrate nel frumento tenero. La farina di grano monococco acquista un intenso colore giallo chiaro quando viene mescolata con acqua, a causa del suo elevatissimo contenuto di luteina (precursore della vitamina A), 5-8 volte superiore a quello del frumento tenero. Questa sostanza e i tocoli (vitamina E) svolgono un'energica azione coadiuvante delle difese antiossidanti dell'organismo e mostrano una notevole attività ANTITUMORALE, soprattutto verso i tumori ormonali che colpiscono il seno e la prostata. Il grano monococco si dimostra, quindi, un alimenti adatto a tutti e soprattutto anche ad anziani e bambini.Sono in corso ricerche sull''innocuità del suo glutine per i celiaci e per le altre intolleranze alimentari. Inoltre, nonostante la sperimentazione già fatta ha fato risultati molto interessanti, sono in corso studi e ricerche di frontiera sull'importanza salutistica del monococco sui diabetici.Nel Lazio il monococco è coltivato, trasformato e venduto a Roma, dalla Cooperativa "Agricoltura Nuova" (sulla Pontina) ed a Paliano dall'Azienda Agricola Bertacco, Via Poggio Romano, Paliano - Roma (ringrazio i proprietari di questa ultima azienda per averci fatto da relatori ieri al seminario ed averci dato tutte le spiegazioni del caso)  con la partecipazione d'istituti di ricerca che indagano sulla sua coltivazione e sulla genetica, e con altri ricercatori medici e nutrizionisti che lavorano per approfondire meglio le sue proprietà salutistiche ed alimentari.
Gli argomenti dei prossimi seminari:
28 maggio Cucina Vegetariana : consigli, abbinamenti e sapori per realizzare un menù vegetariano - 4 giugno “L’arte a tavola”: decori, intagli ed estro creativo per riscoprire il piacere di abbellire le nostre tavole. Orario : 15.00 > 15.15 Accoglienza e presentazione dell’iniziativa 15.15 > 15.45 Presentazione docente/i ed eventuale breve briefing sicurezza 

15.45 > 18.45 Attività 
18.45 > 19.15 Debriefing e somministrazione questionario di gradimento 
19.15 > 19.30 Saluti e chiusura. 
La partecipazione è completamente gratuita. 
E’ possibile partecipare ad uno o più seminari, al termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione. 
Si prega di comunicare le adesioni telefonicamente al Centro di Formazione Professionale Alberghiero Castelfusano in via B. da Monticastro, 3 - Ostia Lido di Roma - tel.        06 56470963    o preferibilmente via mail [email protected] 

E adesso...pizza! Non mi sembra di aver inserito mai nel mio blog la mia ricetta di pizza, ebbene eccola qui!! Solitamente la preparo il sabato sera, visto che non sempre abbiamo impegni, a noi piace tirare la sfoglia della pizza sottilissima e farcita in tanti modi, inoltre da 1 mese circa la preparo con il lievito madre rinfrescato rendendola, così, più digeribile.Sempre al seminario di ieri lo chef (e quindi insegnante) della scuola ci ha dato delle utili informazioni su come prepararla con la biga e sull'inserimento degli ingredienti per ottenere il massimo dal prodotto. Io la preparo all'interno della macchina del pane, quindi parlerò per questo motivo di "inserimento di ingredienti", ma, ovviamente si prepara anche a mano.Per preparare un'ottima pizza gli ingredienti vanno inseriti in questo ordine:farina+ un pizzico di zucchero: perchè? Serve a dare forza al lievito e quindi aiuta la lievitazione, così la crosta sarà anche più croccante          +acqua (quantità: metà della farina)+biga: aggiunta a pezzetti non sciolto, questo è un metodo dello chef della SCUOLA ALBERGHIERA (la biga non è altro che un preimpasto preparato prima con una parte della farina + 55% di acqua e lievito da utilizzare nella pizza) OPPURE lievito di birra sbriciolato oppure lievito madre a pezzetti+olio (è un grasso e va aggiunto quasi alla fine perchè impermeabilizza la trama glutinica dell'impasto, se aggiunto prima si avrà difficoltà a formare la trama glutinica stessa)
+sale
Ringrazio per queste informazioni lo chef Leo insegnante del Centro di Formazione Professionale Alberghiero Castelfusano di Ostia Lido (Roma).
Questa è la mia ricetta, purtroppo preparata non secondo le regola scritte sopra perchè l'ultima pizza l'ho preparata sabato scorso, il seminario, invece, si è tenuto ieri, lunedì, ma sicuramente dalla prossima volta proverò a farla come scritto sopra. La ricetta è per 2 persone ma solitamente 2 fettine avanzano sempre, quindi è per 2 porzioni MOLTO abbondanti (a noi a casa la pizza piace molto):
300 gr farina per pizza ROSIGNOLI MULINI70 gr lievito madre rinfrescato 150 ml latte (nota: io utilizzo il latte al posto dell'acqua da un pò di tempo a questa parte perchè le proteine del latte si fissano sulla pizza rendendola croccante, ho provato a farla senza e non era croccante, provate!)1-2 gr saleInserisco gli ingredienti nella macchina del pane (tasto 8 - impasta e lievita, dura 1 ora e mezza) sotto il sale, sopra la farina, poi il lievito madre sciolto nel latte tiepido e la macchina fa tutto da sola, dopo 6-8 l'impasto è cresciuto e si può stendere con le mani o con il mattarello.Per la pizza rossa: sulla pasta stesa aggiungo la salsa di pomodoro, un pizzico di sale, inforno per 10 minuti circa, tiro fuori poi farcisco con gli altri ingredienti, esempio mozzarella tagliata a pezzettini, e finisco la cottura;- per la pizza bianca: sulla pasta stesa aggiungo un pò d'olio con un pennello e faccio cuocere per 10 minuti, quindi la farcisco con gli altri ingredienti e finisco la cottura.Alcune mie farciture:- pizza con le patate: 1 grossa patata affettata con la grattugia ultra spessa MICROPLANE, rosmarino della mia pianta, ho regolato di sale, e ho cotto nella teglia rettangolare per pizza DOMO, e tagliata a fettine con la forbice di ALGIA (su questa pizza ho aggiunto la bottarga RIUNIONE)...e adesso pizza!...
...e adesso pizza!... - pizza rossa con mozzarella di bufala (teglia tonda per pizza DOMO) e passata di pomodoro MUTTI...e adesso pizza!... - pizza bianca con mozzarella, fiori di zucca e alici, una delle nostre preferite!...e adesso pizza!...- pizza bianca con salame (scrocchiarella)...e adesso pizza!...


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