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E se radessimo al suolo la Tour Montparnasse?

Creato il 30 gennaio 2014 da Dragor


  Tour Montparnasse 3
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  C’ERA DA ASPETTARSELO: la Tour Montparnasse è imbottita di amianto, come dire che i suoi abitanti sono destinati a morire di cancro ai polmoni. Invece si spendere 200 milioni di euro per «disamiantarla» come si vorrebbe fare, propongo di raderla al suolo. Volete mettervi in testa che Parigi è una città orizzontale e che i grattacieli la deturpano? Quell’orrore guasta il panorama che si gode da Montmartre. Qualcuno dirà: ma anche la Torre Eiffel è una costruzione verticale. Si’, ma la Torre Eiffel appartiene a un’epoca in cui si costruiva per il piacere dell’occhio (anche se per la verità a suo tempo è stata contestata) e non per soddisfare i deliri narcisistici degli architetti . Con le sue deliziose curve pre-Art Nouveau,  è molto più elegante di quello stupido parallepipedo Montparnasse che saprebbe disegnare anche un bambino. Radetelo al suolo oppure smontatelo e rimontatelo in quel museo degli orrori che si chiama Défense, là fuori dalla Porte de Maillot. Cosi’ non la vedrà nessuno, perché per la maggior parte i turisti ignorano l’esistenza della Défense e per Parigi intendono i quartieri haussmaniani oppure le viuzze medievali del Quartiere Latino, prova di quanto l’architettura contemporanea attiri le folle.  Certo, se vai a Parigi non t’interessa un quartiere che puoi trovare anche a Hoong Kong. E' un po' la storia dei MacDo, uguali in tutto il mondo. Se andate in un posto, non volete gustare la cucina locale?

   SULLO SLANCIO propongo di radere al suolo l’orrenda Piramide del Louvre, che sfregia uno dei più bei cortili rinascimentali del mondo, e quell'incubo che risponde al nome di Centro Pompidou mentre dovrebbe chiamarsi «La Porcata di Renzo Piano».  Non soltanto  sembra una raffineria di petrolio ma violenta un vecchio quartiere trasformandolo in una no man’s land. Avete mai visto la fauna accampata davanti al Centro Pompidou? Se riuscite a entrare nella porcata senza rimetterci il portafoglio e il cellulare, siete fortunati. Lo stesso vale per il Forum des Halles. Mi rendo conto che un mercato generale non poteva più esistere a   2 passi dalla rue de Rivoli. Ma fatemi il piacere, rimontate  la splendida struttura di ferro delle Halles (se non l’avete buttata via) e fatene un flower market come il Covent Garden a Londra.  Cosi’ si potrà esercitare nuovamente sulla piazza il controllo sociale esercitato dalle vecchie Halles dove c’erano  scaricatori e puttane ma non tutta la feccia  della città come oggi. Quesi pseudo-urbanisti dovrebbero mettersi in testa che, se violentano un antico tessuto urbano che si è costituito nel corso dei secoli, lo trasformano in una no man’s land dove i dealer si danno alla pazza gioia.  Succede dappertutto, possibile che non lo abbiano ancora capito?

    Dragor

 


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