Tutti concordi, i mezzi di informazione: possiamo sperare. L’effetto Draghi si diffonde a macchia d’olio. Le parole di Draghi hanno avuto esito positivo anche sulle coscienze francesi e tedesche. Merkel e Hollande assicurano il sostegno a Draghi e lo spread scende in picchiata, sotto i 460. Pronti a tutto, è il coro intonato da Francia e Germania, che hanno contribuito a ricompattare l’asse Roma-Berlino-Parigi. Tutti vedono di buon occhio il tentativo di salvare l’euro e sottoscrivono le parole dette dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi.
Le parole di Draghi sono state fotocopiate.
Parole che fanno bene ai mercati.
Ora bisogna trasformare le parole in fatti.

Almeno tiriamo un sospito, dal punto di vista economico. ioente a che vedere con la situazione interna al nostro paese, dove la priorità non è più resistere ma, preparare il piano della crescita.
Dov’è il futuro per le nuove idee italiane? Dov’è l’Italia?
In fondo a destra, si potrebbe rispondere, proprio sull’orlo dell’abisso. Portata lì da una maggioranza, solo parlamentare, legata agli interessi del suo Capo e attaccata alla poltrona come un’ostrica avvinghiata allo scoglio. Ci siamo dimenticati l’orgoglio italiaco dei 150 anni della nostra unificazione. In mano a forze politiche che non ha il minimo senso dello Stato. Affogati dentro al mercato delle coscienze, della

La parte più sana e vitale della nostra società, mortificata da un ventennio berlusconiano, deve arrivare la riscossa di un Paese che è stato grande proprio nei momenti più difficili. Scendere in piazza per urlare il nostro sdegno. La responsabilità dell’assenza dell’oposizione è enorme quanto è grave il momento storico che stiamo vivendo. Dobbiamo recuperare la forza di ribellarci per risorgere e svegliarci da un incubo che sembra interminabile.





