Lucca, Il Volto Santo
Il Volto Santo è famoso e temuto per la sua prepotenza, per il buco nero e ovale che ha di dietro a spia dei polmoni, e per quella ciabatta che buttò sul grugno a un poltrone Lucchese chiacchierone a piagnisteo, inginocchiato ai suoi piedi a reclamare miracoli senza fatica: « Aiutati che Iddio ti aiuta. Vai in America, buffone! ».
E’ famoso anche, per aver parlato così, con voce umana, Lui che ha l’ossatura di legno e la faccia di stucco, e i baffi e la barba di pannocchie fulve di granoturco primaticcio.
[…] C’è chi afferma che il Volto Santo lo abbia costruito San Nicodemo, ma che la testa gli sia stata fatta da quei due angioli di passaggio da Lucca, inviati da Dio, a bruciare la città di Sodoma: quando i due angioli ripasseranno, porteranno il Volto Santo con loro? … Altri dicono che a Lucca, è arrivato bello e fatto, trainato da due giovenchi non domi.
Si racconta che Santo Andrea pescatore lo incontrasse sul dorso di una balena così vestito com’è ora.
Da quale isola della Grecia era venuto?
Qualcuno lo scambiò per Santo Spiridione Corfiotto.
Dei Greci, che commerciavano a Lucca olio di sesamo, lo riconobbero dal ricamo in fondo alla tunica, e dalla corona bizantina. Ma non si sa perché non fossero creduti. Non furono creduti nemmeno quei Siciliani che lo scambiarono per Santo Ilarione da Pachino, tutore delle donne sterili.
( Enrico Pea, Il romanzo di Moscardino – Parte Seconda: Il Volto Santo, pag.83/85, Elliot Edizioni, 2008 )
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